In Piemonte il piano Giovani ottiene brillanti risultati; in effetti, secondo le indicazioni della regione, sono circa 5500 i giovani under 35 che nello scorso anno hanno conseguito un posto di lavoro di tipo a tempo indeterminato.
Infatti, il ‘Piano giovani’ varato dalla Regione Piemonte che permetteva alle imprese coinvolte una deduzione forfettaria dell’Irap fino a tre anni di 30 mila euro per ciascuna assunzione, anche se in realtà, il piano è ben più articolato.
Si parte con dieci alternative possibili per dare lavoro ai giovani sfruttando ogni possibile mezzo e dotando al piano un fondo di 11 milioni di euro, per favorire un nuovo patto generazionale in favore dell’occupazione e dell’imprenditorialità.
Le azioni che vengono intraprese vanno dallo sgravio ai fini dell’Irap per le assunzioni degli under 35 al sostegno finanziario per l’avvio di nuove imprese, dai percorsi di formazione presso le aziende alla creazione di nuove figure professionali. Parte dei provvedimenti che verranno adottati avranno valenza sistemica con basso impiego di risorse, mentre altri si articoleranno in misure specifiche sostenute da interventi finanziari.
In questo contesto, si intende favorire l’occupazione dei giovani lavoratori a tempo indeterminato attraverso una deduzione, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti in uno dei tre periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010, per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
I beneficiari di questa iniziativa sono le imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte, mentre i destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
In sostanza, il piano predisposto dalla Regione Piemonte ottiene brillanti risultati tanto da essere considerato un modello a cui ispirarsi visto il suo successo e la buona risposta dalle parti sociali.