Sabato 31 ottobre il Sindacato della Cisl scende in piazza per difendere e sostenere i diritti dei lavoratori della scuola a seguito della scarsa visibilità sul piano di assunzioni che sta creando non poche tensioni sul tema delle graduatorie. Lo scontro in merito, tra l’altro, nelle ultime ore si è spostato anche in Parlamento, dove l’iter per l’approvazione del cosiddetto “Decreto salva-precari” è tutt’altro che fluido. E così il Sindacato per sabato 31 ottobre ha organizzato a Roma una manifestazione che si svolgerà, con inizio alle ore 11, in piazza Bocca della Verità. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, in merito alla manifestazione ha affermato che si scende in piazza a difesa della scuola e di questioni che sono tanto elementari quanto di buon senso.
La Cisl chiede non a caso un confronto con il Governo in un momento di difficoltà per l’economia che impone, per dare forza al Paese, investimenti nella scuola ed un futuro per decine di migliaia di lavoratori del comparto che sono precari e che hanno bisogno di una stabilizzazione totale. Al riguardo, tra l’altro, Raffaele Bonanni ha messo in evidenza come al Nord manchino gli insegnanti per il tempo pieno, ma nel complesso mancano anche sia i bidelli, sia gli insegnanti di sostegno.
Di conseguenza, secondo il Sindacato, se il Ministro Gelmini ha a cuore il futuro della scuola e dei lavoratori deve fare in modo di mettere a punto un piano di sostegno per i precari, tutti, nessuno escluso. In merito, Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, ha ricordato come il piano triennale della scuola preveda nell’arco di tre anni tagli per oltre 130 mila posti di lavoro tra personale Ata, ovverosia personale tecnico, amministrativo ed ausiliario, e docenti; questo comporterà il recupero di risorse che sfiora gli otto miliardi di euro. Secondo il segretario della Cisl scuola, una parte di questi risparmi conseguiti dallo Stato dovranno di conseguenza essere “reinvestiti” per il rinnovo dei contratti di lavoro.