La storia che sto per raccontare può sembrare assurda ma è frutto del precariato che oramai da anni siamo costretti a vedere ( e spesso anche vivere) nel nostro paese.
La protagonista della storia si chiama Michela, è una quarantenne trevigiana e dopo anni di insegnamento ha deciso di dare un taglio con quella vita che lei considerava precaria dedicandosi ai film hard. Michelle Liò, questo il suo nome d’arte ha rivelato
ero stufa di aspettare una supplenza. Però questo non vuol dire che si possano fare certi film solo per soldi. Bisogna esserci portati, bisogna scoprirsi un talento
Tra pochi giorni sarà in vendita al sexy shop “de Sade”, di Treviso il suo primo film hard. In merito al suo passato da maestra dice
sì, un passato durato 8-10 anni in cui sono stata insegnante di bambini dai 3 agli 11 anni. Mi piaceva e con bimbi e genitori avevo un buon feeling e ottimi riscontri: sono stata una buona maestra
Non penso sia stata una decisione semplice ma non si può “vivere precari per sempre”. Sarebbe il caso che chi di dovere riflettesse e prendesse una decisione in merito ai tanti, troppi, precari che sperano ancora in un miracolo. Quello di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Via| tribunatreviso.gelocal.it/
Foto da ilgazzettino.it
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