Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che sono disponibili le linee di indirizzo relative all’anno 2012 per la presentazione di progetti sperimentali da parte delle organizzazioni di volontariato.
Mentre è in corso di registrazione alla Corte dei Conti la Direttiva del 27 novembre 2012 riguardante le Linee di indirizzo per presentare progetti sperimentali e innovativi di volontariato (art. 12, Legge 266/1991), da parte di organizzazioni di volontariato costituite da almeno due anni e regolarmente iscritte nei registri regionali/provinciali del volontariato (art. 6, Legge 266/1991) alla data di pubblicazione del comunicato della Direttiva sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Ministero ricorda che le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma www.direttiva266.it, a pena di inammissibilità, entro e non oltre le ore 24.00 del giorno 11 dicembre 2012.
I progetti per l’annualità 2012 dovranno anche riguardare gli ambiti d’azione, previsti dalla suindicata Decisione europea, compresi tra i seguenti, indicando eventualmente l’ambito prevalente di identificazione e prevenzione del disagio sociale e dell’esclusione sociale così come la tutela e promozione dell’infanzia, dei giovani e dell’adolescenza volta anche a sostenere la maternità.
Infatti, in base alla “SEZIONE A) Tipologia degli interventi progettuali: ambiti, obiettivi e metodologie” è possibile chiedere anche la copertura per individuare, conoscere e accompagnare soggetti a rischio di esclusione sociale come ad esempio le persone senza dimora, i migranti e le persone con disabilità, tratta degli esseri umani, in particolare delle donne e di altre tipologie rientranti nell’esclusione sociale.
Non solo, grazie alla Decisione del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea n. 940/2011/UE del 14 settembre 2011, dell’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni – 2012 è anche possibile ricorrere ai fondi del Ministero anche ai fini della promozione e sviluppo, delle iniziative, dei dibattiti e delle riflessioni in materia di cittadinanza attiva o alla promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative e formative, di partecipazione sociale e di integrazione giovanile.