Anche se la crisi economica stringe il mercato dell’edilizia in una morsa pesante, la sicurezza sul lavoro non può, di certo, calare il livello di guardia.
Le iniziative in questo senso sono molteplici e, tra questi, l’iniziativa legata attorno al progetto “prevenzione cantieri” diventa sempre più di estrema attualità.
Infatti, partito nel 2009, il programma di interventi mira al miglioramento complessivo delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori edili, anche attraverso il sostegno delle Istituzioni in termini di informazione, di assistenza, di vigilanza e di formazione.
Il Piano si articola su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione ai rischi da lavoro dell’Edilizia e favorire comportamenti sicuri, diffondendo la cultura della prevenzione tra i lavoratori e le imprese del settore che si caratterizza in tutto il Paese come il più critico dal punto di vista infortunistico.
Ricordiamo che il Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia è promosso dalle Regioni e Province Autonome a partire dall’aprile 2009 intende affrontare la problematica della salute e della sicurezza nelle Costruzioni attraverso un programma di interventi articolato e complesso; sul Piano si è verificata gradualmente la convergenza di varie Istituzioni nonché l’interesse delle Parti Sociali.
In base alle informazioni diffuse dalla Rete di prevenzione si apprende che il Piano di articola su differenti punti
- vigilanza sull’osservanza delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro a cura delle ASL, secondo programmi annuali “mirati” all’individuazione dei cantieri a rischio maggiore di infortunio, in collaborazione con Direzioni Provinciali del Lavoro, INAIL e INPS per affrontare non solo i problemi di sicurezza ma anche di legalità nei rapporti di lavoro;
- formazione dei “soggetti attivi ”, mettendo a disposizione indicazioni e materiali utili delle Istituzioni e delle Parti Sociali, monitorando le principali iniziative già in corso e costruendo un repertorio nazionale delle iniziative;
- assistenza, in particolare nei confronti delle imprese di minori dimensioni, anche attraverso la diffusione delle iniziative ed esperienze significative;
- costruzione di un archivio delle soluzioni per la sicurezza condivise, che potrà costituire la base per il perseguimento di un linguaggio tecnico comune tra imprese, professionisti e Istituzioni, anche a sostegno delle iniziative di formazione e assistenza;
- informazione diffusa e capillare.