Secondo quanto afferma una recente ricerca condotta da Manpower, nel 2013 solamente il 6 per cento dei datori di lavoro intende ampliare il proprio organico. Maggiore, pari al 18 per cento, è invece la percentuale di chi prospetta una riduzione, mentre il 75 per cento afferma di non avere in mente sostanziali variazioni rispetto all’attuale organico. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le previsioni dell’agenzia per il mercato del lavoro italiano.
Secondo quanto afferma Simona d’Alessio sulle pagine de Italia Oggi del 17 dicembre, sulla base dell’analisi dei dati Manpower, “la previsione netta sull’occupazione, da Nord a Sud della Penisola, si attesta a -12%. A pochi giorni dall’entrata nel nuovo anno, Manpower diffonde gli esiti di un’inchiesta, su un campione rappresentativo di 1.000 leader d’impresa, riguardante la possibilità di dotarsi di nuovo personale nei prossimi mesi. Il risultato è a tinte fosche in tutte e quattro le macroaree geografi che d’Italia, poiché nel primo trimestre 2013 si registrano prospettive d’inserimento deboli ovunque, ma particolarmente allarmanti nelle regioni meridionali e nelle Isole, dove il tasso raggiunge quota -12%, mentre nel resto del paese (Nordest, Nordovest e Centro) arriva a -9%”.
Per quanto attiene i settori in maggiore difficoltà, l’indagine evidenzia senza alcun dubbio il grave peso nel settore primario, dove l’ipotesi di nuove assunzioni in agricoltura, caccia, selvicoltura, pesca è in calo del 27 per cento. Scarsi (- 23%) anche i piani di assunzione nelle costruzioni, nel commercio all’ingrosso e in quello al dettaglio.
Pesante anche la performance del “mercato sul turismo e la ricezione (ristoranti ed alberghi), nonché nell’ambito minerario ed estrattivo (-16%), come pure nei trasporti e comunicazioni, dove la percentuale è -14%”- conclude il quotidiano – “Meno sconfortante è la previsione di chi opera nel manifatturiero, visto che si annunciano tiepidi progetti di accoglienza di nuovi ingressi nelle aziende per il periodo gennaio-marzo (-5%), mentre l’area assicurativa, immobiliare, finanziaria e dei servizi alle imprese nel primo trimestre 2013 restituisce uno scenario occupazionale caratterizzato da una certa instabilità (-2%)”.