Al fine di favorire l’inserimento delle donne nelle piccole e nelle medie imprese, rafforzando le rispettive capacità imprenditoriali, di assunzione delle decisioni e di iniziativa privata delle stese donne mediante l’analisi delle situazioni nazionali sui modelli esistenti e in via di sprimentazione in materia di opportunità, la Commissione UE ha approvato un progetto europeo di sicuro interesse anche per l’Italia.
Obiettivo del progetto, oltre quanto già anticipato, sarà altresì raccogliere e analizzare i processi innovativi di negoziazione collettiva sui meccanismi che favoriscono il processo di leadership e di partecipazione delle donne nei consigli di amministrazione, e approfondire le misure di negoziazione collettiva, tese a conciliare la vita privata con quella professionale.
Il progetto, denominato “Donne attive nelle pmi: pratiche innovative di promozione della donna co-imprenditrice nelle pmi europee e nelle relazioni industriali”, è stato recentemente presentato nel corso di un seminario promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Agci, di Confcooperative e Legacoop, organizzazioni cooperative italiane che sono tra i partner dell’iniziativa comunitarira.
Per quanto concerne le caratteristiche del progetto, lo stesso – come si legge da una nota – prende le mosse dalla convinzione che occorre approntare gli strumenti, sul terreno dei servizi alla famiglia e delle politiche di conciliazione, per superare quelle che sono le disparità nella ripartizione delle responsabilità familiari, che ancora oggi rappresentano uno dei principali ostacoli ai percorsi di carriera ed allo sviluppo professionale delle donne.
Un’iniziativa molto importante, pertanto, che cerca di poter contribuire in maniera efficace al perseguimento di una meta significativa e rilevante, considerando la necessità di poter permettere il raggiungimento nel breve termine di una vera e propria pari opportunità tra uomini e donne, anche in ambito lavorativo, e anche attraverso progetti di questa natura.
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