Dall’Aias un programma che intende armonizzare gli standard europei volti alla formazione specialistica in fatto di sicurezza, ovvero l’Eusafe come comune impegno formativo con l’obiettivo di favorire l’eliminazione delle barriere che tuttora impediscono di esercitare fuori dai confini nazionali.
È sentita da diverse parti: occorre creare standard professionali volontari e condivisi all’interno dell‘Unione Europea e adottare strumenti di formazione armonizzati tra i vari Paesi, per favorire anche l’eliminazione delle barriere che impediscono tuttora ai professionisti della salute e della sicurezza sul lavoro di esercitare la professione fuori dai confini nazionali.
L’Eusafe, European Qualification of Ohs Professionals, è un progetto promosso dall’italiana Aias, un’importante figura assoviaitva che coinvolge oltre cinquemila soci tanto da costituire la più importante associazione italiana dei professionisti che si occupano di sicurezza, salute e ambiente nei luoghi di vita e di lavoro.
La figura del tecnico della sicurezza è nuova ma non da sottovalutare visto che, in Italia, sono oltre 100mila i Rspp, Responsabili del servizio di prevenzione e protezione, a cui, però, non si estende il diritto alla libera circolazione dei lavoratori che, di fatto, non vale per i professionisti della sicurezza.
La figura degli Rspp è importante perché a loro spetta il compito di gestire e coordinare le attività, su mandato del datore di lavoro, per assicurare la prevenzione dai rischi lavorativi e la protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Non esiste una interpretazione unica a riguardo della direttiva UE in materia di sicurezza e questo ha un impatto diretto delle proprie competenze perché pregiudica il riconoscimento della propria figura professionale al di fuori dei confini nazionali. Infatti, la direttiva del 1989 , ossia la 89/391/EEC, è recepita dall’Italia con il decreto legislativo 81/2008, stabilisca una legge comune europea per la sicurezza sul lavoro.
Così come spiegano Giancarlo Bianchi, coordinatore del progetto Eusafe e presidente di Aias, e Claudio Munforti, project manager di Eusafe
Queste differenze non permettono un riconoscimento reciproco di una figura professionale e quindi determinano l’impossibilità per i professionisti della sicurezza di lavorare liberamente in tutta l’Unione Europea