Provincia di Bolzano: sette lavoratori su dieci occupati nel terziario

In Provincia di Bolzano quasi sette lavoratori su dieci, per l’esattezza il 67,9%, sono occupati nel settore del terziario; è questo uno dei dati resi noti dall’Astat, Istituto provinciale di statistica nel bollettino numero 46 del 23.12.2009 relativamente all’andamento dell’occupazione nel 3° trimestre 2009. I dati rilasciati dall’Astat, in particolare sul livello di disoccupazione, fanno invidia non solo alle Regioni del Sud, ma all’intero dato sui senza lavoro in Italia. L’Istituto provinciale, infatti, ha rilevato che anche nel terzo trimestre di quest’anno il tasso di disoccupazione è rimasto basso; per tasso di disoccupazione deve intendersi il rapporto tra quelle persone che cercano lavoro ed il totale delle forze lavorative. Ebbene, nel terzo quarto di quest’anno il valore medio si è attestato al 2,4%, con una percentuale di disoccupazione sopra la media per le donne, con un 3%, e sotto la media per gli uomini con il 2%.

Crisi o non crisi, nella Provincia Autonoma di Bolzano dal 2001 ad oggi, secondo quanto messo in evidenza dall’Astat, il tasso di disoccupazione è sempre oscillato all’interno dell’intervallo del 2,1% e del 2,8%, così come costante è stato il divario in termini di tasso di disoccupazione tra uomini e donne, a sfavore di queste ultime, con scarti percentuali da un minimo di uno ad un massimo di due punti.

Inoltre, a partire dal primo trimestre dell’anno 2006, il tasso di attività nella Provincia di Bolzano si è sempre attestato sopra il livello del 70%; il tasso di attività, calcolato come percentuale delle forze di lavoro rispetto al totale delle persone che hanno un’età lavorativa compresa tra i 15 ed i 64 anni, si è inoltre attestato al livello del 74% nel terzo trimestre di quest’anno. In sostanza, quindi, nel periodo luglio-settembre 2009 nella Provincia di Bolzano quasi tre persone su quattro hanno partecipato in maniera attiva al mercato del lavoro; in percentuale, considerando il sesso, l’83,2% delle persone attive è uomo, mentre il 64,7% è donna; e se, come accennato, il 67,9% del totale dei lavoratori è occupato nel terziario, il 24% circa lavora nell’industria e solo l’8,2% nel settore agricolo.