Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che è stato pubblicato il Decreto legislativo n. 109 dello scorso 16 luglio 2012 in materia di emersione dei lavoratori irregolari.
Il Decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2012 e intende recepire la direttiva 2009/52/CE orientata a rafforzare la cooperazione tra Stati membri nella lotta contro l’immigrazione illegale. Infatti, la Direttiva in questione intende rafforzare le norme in materia di sanzioni e introdurre provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
In base al contenuto del decreto, si prevede delle aggravanti a carico dei datori di lavoro italiani che impiegano dei lavoratori stranieri con permesso di soggiorno irregolare o, nel caso particolare, si intende abusare l’impiego dello straniero in situazioni limiti, ossia al datore di lavoro si prevedono aggravanti qualora impieghi irregolarmente più di tre lavoratori, quando occupi dei minori stranieri che non rientrano nell’età lavorativa o, infine, ricorrano le ipotesi di sfruttamento di cui all’articolo 603 bis del codice penale.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque svolga un’attività organizzata di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l’attività lavorativa caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minaccia, o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei lavoratori, è punito con la reclusione da cinque a otto anni e con la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato [c.p. 603-ter]
Non solo, il Decreto intende anche favorire l’emersione: lo straniero che cooperi o che presenti denuncia alle competenti autorità penale contro il proprio datore di lavoro può ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno di tipo umanitario della durata di sei mesi rinnovabili.
Questo permesso consente di iniziare o continuare un’attività lavorativa.
Il Ministero del Lavoro ricorda, però, che fino al 15 ottobre 2012, con inizio dal 15 settembre 2012, è possibile sanare la posizione del datore di lavoro presentandosi allo sportello unico per l’immigrazione.