In un vortice di numeri e in un balletto di contestazioni sulle cifre, i media sembrano aver perso la bussola sulla vicenda degli esodati. Al termine di mesi di discussioni e di negoziazioni, si è davvero compreso quanti siano i lavoratori esodati? Cerchiamo di fare qualche calcolo specifico, fornendo una risposta che sia sufficientemente puntuale a una delle domande che più di altre hanno contraddistinto il primo semestre 2012 in Italia.
Partiamo dalla cifra finale. Gli esodati “riconosciuti” dal governo, e per i quali sarà possibile – come vedremo tra breve – richiedere l’incentivo, sono 65.000.
Di questi,la quota prevalente, pari a poco più di 25 mila unità, è rappresentata da lavoratori collocati in mobilità sulla base degli accordi che sono stati stipulati anteriormente al 4 dicembre 2011, con cessazione dell’attività lavorativa entro la stessa data, e che maturano i requisiti per la pensione entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità.
Altra quota rilevante, per quasi 18 mila lavoratori, è rappresentata dai lavoratori titolari di prestazioni a carico dei Fondi di solidarietà di settore al 4 dicembre 2011, che rimangano a carico dei Fondi fino a 62 anni di età e quelli titolari di prestazioni successive alla data del 4 dicembre 2011, con accesso autorizzato dall’Inps.
Poco più di 10 mila esodati rientrano invece all’interno del recinto tracciato per coloro che perfezioneranno i requisiti di età e di contributi per la pensione entro il 5 dicembre 2013 secondo la vecchia disciplina, non riprendono l’attività lavoratoriva dopo l’autorizzazione alla volontaria, e possedono almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011.
Circa 6,9 mila esodati sono riconducibili a coloro che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011 in virtù di accordi di incentivi all’esodo stipulati da sindacati, che posseggano i requisiti per la pensione entro il 5 dicembre 2013, non abbiano avuto rioccupazioni e hanno cessato l’attività in data risultante da elementi certi e oggettivi.
All’appello mancano circa 4,7 mila esodati: si tratta di quelli in esonero dal servizio al 4 dicembre 2011, di quelli che al 31 ottobre 2011 erano in congedo per assistere figli con disabilità grave e che maturino – entro 24 mesi dal congedo – il requisito contributivo, e soprattutto coloro in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati prima del 4 dicembre 2011.