Quanto guadagna uno psicologo? Abbastanza ma non troppo, verrebbe da affermare dando uno sguardo alle ultime statistiche di settore. Anche perchè, le organizzazioni rappresentative del segmento professionale ribadiscono come dei circa 83 mila iscritti agli albi (5 mila nuovi psicologi ogni anno) circa la metà non riesce a lavorare.
Numerose le cause: dalla crisi globale, alla formazione non sempre adeguata prima e dopo la laurea. A ricordarlo, tra le pagine del quotidiano Italia Oggi, è Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine, partendo dalla “definizione del numero degli accessi all’università a livello nazionale, modalità che rende possibile a chi ottiene il titolo praticare l’attività” dopo un tirocinio qualificato che possa condurre lo stesso laureato a costruirsi un’indennità professionale.
Tornando al compenso degli psicologi, come intuibile molto dipende dall’anzianità e dall’esperienza professionale di cui abbiamo fatto cenno. I giovani psicologici fino ai 39 anni dichiarano una base imponibile media pari a 15.492,20 euro di reddito lordo, per 12.442,81 euro di reddito netto. Se però si sale tra i 40 e i 50 anni, il reddito lordo sale a 21.639,91 euro, e quello netto a quota 17.289,07 euro.
Se consideriamo l’età media tra i 51 e i 64 anni, il reddito lordo sale a 26.308,38 euro, mentre quello netto passa a 29.597,57 euro. Infine, chi supera i 65 anni dispone di un reddito medio lordo di 24.150,82 euro, e di 17.277,02 euro per quanto concerne invece il reddito netto.
Un reddito che non sembra eccessivamente elevato rispetto alla nomea che circonda la professione: probabilmente la “colpa” è legata proprio al fatto che molti professionisti lavorano (molto) saltuariamente, percependo un compenso davvero minimo (meno di 5 o 6 mila euro l’anno), che va a influenzare negativamente la media di settore.
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