Secondo i risultati di un’indagine condotta dall’Isfol su 40 mila individui di età compresa tra i 18 ed i 64 anni il 30,7 degli occupati è riuscito a trovare un impiego tramite raccomandazione; se guardiamo i lavoratori più giovani questo fatto ha riguardato ben 4 casi su 10.
I Centri per l’Impiego sono riusciti a collocare solamente persone su 100, appartenenti soprattutto a categorie protette. Inoltre è emerso come agenzie di somministrazione, società di ricerca del personale, scuole e università siano una realtà in crescita
Il Direttore generale dell’Isfol Aviana Bulgarelli spiega
La possibilità data a questi intermediari, molto vicini alle realtà del mondo lavorativo, è tesa a facilitare l’incontro tra individui e imprese, e costituisce un passo fondamentale per rendere più efficiente l’incontro da domanda e offerta di lavoro. Infatti uno dei motivi per cui l’Italia ha difficoltà di crescita, consiste proprio nel cattivo utilizzo del proprio capitale umano: le persone non sanno come far conoscere e valere il proprio talento, le imprese non riescono a trovare lavoratrici e lavoratori con le competenze necessarie ai propri fabbisogni. La scorciatoia di rivolgersi ad amici e parenti non premia professionalità e merito, né aiuta le imprese a competere, crescere e innovare. Giovani, adulti e imprese ora potranno contare anche su operatori che conoscono il mondo del lavoro e che dovrebbero avere un interesse genuino a incrociare al meglio competenze professionali richieste e offerte
In altre parole nel nostro paese pare che la migliore strada per trovare lavoro sia la solita raccomandazione.
Via| isfol.it