È disponibile l’edizione 2011 del Rapporto annuale sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale, redatto ai sensi dell’articolo 20 della Convenzione OIL C81 dell’11 luglio 1947.
Obiettivo del rapporto è quello di dare una rappresentazione dell’attività di controllo svolta dal personale ispettivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INPS, dell’INAIL e dell’ENPALS e dei relativi risultati, cercando di evidenziare come questi ultimi siano strettamente legati anche all’evoluzione del mercato del lavoro nei diversi settori economici e comparti territoriali, con particolare riferimento alla notevole diffusione delle tipologie contrattuali diverse dal tradizionale contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
In base ai dati diffusi si apprende che sono state ispezionate 244.170 aziende da parte del personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (in servizio presso le Direzioni regionali e territoriali del lavoro – DRL/DTL), dall’INPS, dall’INAIL e dall’ENPALS rappresenta un campione appena superiore al 10% dei circa 2 milioni di aziende esistenti censite presso gli Istituti previdenziali.
Da questo campione sono state individuate 149.708 aziende irregolari rappresentano circa il 61% di quelle sottoposte a verifica, e ciò evidenzia il fatto che l’azione ispettiva è comunque suscettibile di miglioramenti, mediante una più puntuale attività di “intelligence” per orientare ancor meglio le verifiche verso obiettivi più mirati.
I controlli hanno anche evidenziato la presenza di 278.268 lavoratori irregolari: questo dato testimonia una buona incisività dell’azione di controllo, considerato anche che il numero delle verifiche è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente (circa il 7%).
I lavoratori in nero complessivamente individuati sono stati pari a 105.279 unità cui vanno aggiunti circa 13.000 lavoratori individuati dalla Guardia di Finanza, per un totale di 117.955.
Il dato mostra una evidente diminuzione rispetto ai dati dello scorso anno dove il campione ammontava 1 151.000 lavoratori. In realtà, ancora anche mettere in evidenza che si è restretta il campo di applicazione della normativa sanzionatoria (al solo lavoro subordinato) e dall’altro alla contrazione occupazionale che inevitabilmente incide anche sul sommerso ed anche, al notevolissimo incremento che hanno avuto le forme contrattuali di lavoro flessibile, con particolare riferimento ad alcune Regioni del Nord.
In effetti, con l’entrata in vigore della nuova normativa sanzionatoria con il Collegato lavoro, articolo 4 della legge n. 183/2010 che hanno sensibilmente ridotto il campo di applicazione della disciplina: il lavoro in nero era punibile sia se riferito ai rapporti di natura subordinata che autonoma mentre, a partire dal 24 novembre 2010, risulta sanzionabile nelle sole ipotesi di lavoro subordinato.
Salve,mi occupo di ristrutturazione,sono un muratore,imbianchino e piastrellista è cerco lavoro,Anke diverso dal mio,datosi ke ho un bambino di 21mesi.sxo di una vostra risposta a breve
PS;disposto Anke a cambiare città.