Il numero degli infortuni nel Lazio è diminuito del 7% con un calo sensibile dei casi mortali: è questo il dato più evidente del nuovo Rapporto INAIL sull’andamento infortunistico.
Infatti, nel 2011 le denunce pervenute all’Istituto sono state 51.575 rispetto alle 55.414 dell’anno precedente, mentre il numero dei lavoratori che hanno perso la vita si è ridotto di un terzo, passando da 100 a 67, mentre, al contrario, prosegue invece la crescita delle malattie professionali già rilevata nel 2010.
Sul fronte delle malattie professionali l’Inail pone in evidenza che due terzi delle tecnopatie interessano il sistema muscolo-scheletrico con un aumento delle malattie professionali nel 2011.
In base al Rapporto INAIL, le denunce delle malattie professionali sono passate da 1.643 a 1.830 e circa i due terzi, in linea con il dato nazionale, interessano il sistema muscolo-scheletrico. L’incremento delle denunce è sicuramente determinato da una maggiore attenzione rispetto al fenomeno delle tecnopatie, derivante dalla partecipazione dell’Inail a una serie di attività di aggiornamento professionale che hanno interessato le categorie dei medici e dalle collaborazioni con istituti universitari per l’approfondimento delle conoscenze su tutte le tematiche inerenti la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza degli ambienti di lavoro.
L’INAIL ha anche presentato i dati sugli infortuni ponendo particolare attenzione alle differenze di le genere e rilevando che nel 38% degli incidenti risultano coinvolte le donne: gli eventi che hanno interessato le donne sono stati 20.054, in lieve calo rispetto ai 20.946 dell’anno precedente.
La percentuale scende a circa il 10% nel caso degli incidenti mortali. Nel 2011, infatti, sono morte sul lavoro sette donne (due in meno del 2010) rispetto ai 67 casi mortali avvenuti complessivamente.
Dalla lettura analitica del rapporto emerge che nel ramo dell’industria è ancora il settore delle costruzioni ad aggiudicarsi il primato negativo, con 17 eventi mortali, mentre nei servizi il numero più elevato di morti, ovvero 12, è avvenuto nel settore dei trasporti e comunicazioni, mentre gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri nel 2011 sono stati 5.410, in calo del 5,6% rispetto al 2010, e il Paese di origine maggiormente interessato dal fenomeno infortunistico è la Romania, con 1.744 casi.