E’ stato recentemente pubblicato il rapporto Inail sul 2011. Un report che fa il punto sugli incidenti, sulle malattie professionali e su tutti gli altri principali numeri relativi al mercato del lavoro e alla sua incidenza sull’assistenza e sugli infortuni, con rilevazioni compiute al 31 marzo 2012. Cerchiamo di comprendere quali sono i principali elementi statistici a nostra disposizione, in questo nostro rapido approfondimento sulla materia.
Cominciamo con gli infortuni. Il Rapporto Inail 2011 evidenzia come siano stati denunciati 725.174 incidenti, con una flessione del 6,6 per cento rispetto a quanto realizzato nel corso del precedente 2010 (776.099 unità). In calo, fortunatamente, gli incidenti in grado di generare vittime (- 5,4 per cento, con 920 morti contro i precedenti 973 morti), così come gli infortuni in itinere (cioè, quelli durante il tragitto da casa al lavoro, o viceversa), passati da 88.129 unità a 81.861 unità (- 7,1 per cento).
A crescere sono invece le malattie professionali. In un solo anno le denunce per patologie sono cresciute da 42.465 unità a 46.558 unità. L’incremento di 4 mila unità esplode a quota 17 mila unità se si assume, come termine di riferimento, il 2007. Del totale delle patologie, quasi 31 mila sono attribuibili a patologie osteo-articolari, e muscolo-tendinee, originate da sovraccarico biomeccanico e da movimenti ripetuti.
Sempre su base statistica, l’Inail segnala come la fascia maggiormente colpita dagli infortuni sia quella di età compresa tra un minimio di 35 anni e un massimo di 49 anni, in grado di assorbire il 44% di tutti gli incidenti registrati nel corso del 2011.
Infine, in calo gli incidenti che hanno coinvolto i circa 3 milioni di lavoratori immigrati assicurati: per loro, gli infortuni sono calati da quota 119.396 unità del 2010 a quota 115.661 unità del 2011, con una flessione del 3,1 per cento.
A proposito di Inail e di report formulati dall’istituto, ci permettiamo di consigliarvi la lettura di questo post sulle indicazioni sulle ispezioni periodiche Inail, e questo nostro approfondimento sul nuovo protocollo che lega l’Inail ai patronati italiani.