Agevolazioni e bonus in arrivo per una nuova categoria di società: le start up innovative. Il governo vuole infatti cercare di rilanciare l’innovazione e la ricerca italiana stimolando la creazione di nuove imprese ad alto tasso di specificità, conferendo alla stesse la possibilità di accedere ad una serie di agevolazioni e di benefit che nel corso dei prossimi giorni avremo occasione di elencare in maniera ben più approfondita e dettagliata. Cerchiamo ad oggi di comprendere quali dovranno essere le caratteristiche delle nuove start up, per poter essere classificate come “innovative”.
Anzitutto, è previsto che la maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria debba essere detenuto da persone fisiche; inoltre, la società deve essere costituita e operare da non più di 48 mesi, deve avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia, deve poter garantire un valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non superiore ai 5 milioni di euro; non deve distribuire o aver distribuito utili; deve avere quale oggetto sociale esclusivo, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; non deve essere stata costituita per effetto di una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
Ancora, spiega Palazzo Chigi, la start up, per poter essere classificata efficientemente come “innovativa”, deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri: sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 30% del maggiore tra il costo e il valore della produzione; impiegare personale altamente qualificato per almeno un terzo della propria forza lavoro; essere titolare o licenziataria di una privativa industriale connessa alla propria attività.
Nel corso dei prossimi giorni e delle prossime settimane torneremo più volte sull’argomento, al fine di comprendere in che modo il governo intenda sviluppare il sostegno a tali nuove forme giuridiche.