Gazzetta del Lavoro riceve e pubblica
DOMINA, il sindacato che rappresenta le famiglie che danno lavoro a colf e badanti, commenta favorevolmente le dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia Carlo Giovanardi, in merito alla possibile regolarizzazione delle badanti che si trovano già nel territorio italiano, senza permesso di soggiorno, ma con un rapporto di lavoro già in corso.
Sono infatti numerose le famiglie italiane che affidano ad assistenti stranieri la cura dei propri anziani e spesso questa è l’unica maniera per garantire alle persone sole e non autosufficienti, la possibilità di continuare a vivere nel proprio ambito domestico.
Rispetto a 650.000 contratti regolari che risultano presso l’INPS appare possibile che siano addirittura verso il milione le famiglie che necessitano di aiuto in casa e che non avendo potuto regolarizzarlo si troverebbero esposte a denunce penali ed esproprio dell’abitazione.
Ci si chiede come si possano aiutare le famiglie che con l’entrata in vigore del decreto sicurezza diventano colpevoli di immigrazione clandestina nel caso in cui una badante, ancora in attesa di permesso di soggiorno, dovesse ricorrere a cure sanitarie e fosse denunciata dal medico in quanto clandestina cosa accadrebbe sotto il profilo giuridico e penale all’anziano o alla famiglia?
DOMINA ha pertanto avviato due azioni:
– È stato chiesto un incontro con il Ministro Sacconi e il Ministro Giovanardi
– È stato convocato con immediatezza il Comitato Direttivo dell’Associazione DOMINA al fine di individuare una linea di condotta da poter intraprendere tramite tutta la propria organizzazione a livello nazionale.