È vero, in Germania si può licenziare, ma non è del tutto facile farlo e, una volta però che si è riusciti a farlo, si riceve un assegno di disoccupazione e se il lavoratore non ha trovato una ricollocazione in termini ragionevoli potrà riceve l’assegno sociale e un alloggio adeguato alle esigenze famigliari. La cassa integrazione in Germania non esiste, ma al contempo è presente uno strumento fondamentale per la gestione dei conflitti sociali, ovvero il Kurzarbeit ed è la misura attraverso cui lo Stato sostiene i lavoratori e le aziende che devono ridurre l’orario lavorativo per far fronte a situazioni di crisi o ristrutturazione.
Insieme al modello Kurzarbeit, o sistema della giornata lavoro abbreviata, esiste anche il lavoro interinale e l’utilizzo flessibile del monte ore, o Arbeitszeitkonten.La misura del Kurzarbeit ha permesso di concentrare l’intervento sulla riduzione del numero di ore lavorate, evitando, per quanto possibile, di tagliare sul personale. Nonostante questa operazione è più costosa per le aziende, si è preferito salvaguardare la manodopera cresciuta e formata nel tempo: vero patrimonio per ogni azienda.
Il Kurzarbeit è finanziato dai contributi versati dai datori di lavoro e lavoratori per la disoccupazione ordinaria. Il FSE concorre a cofinanziare le attività formative previste nell’ambito della misura. Il Fondo Europeo per la Globalizzazione è stato invece sino ad ora utilizzato marginalmente, soltanto in tre casi considerati non rappresentativi del settore industriale del paese.
La misura è applicabile ad ogni lavoratore di aziende in regime di orario ridotto (fino a zero ore) con una riduzione salariale superiore al 10% dello stipendio mensile lordo. Hanno diritto ai benefici sia i lavoratori dipendenti che coloro con contratti a tempo determinato. Non solo, non esistono requisiti temporali relativi all’anzianità del lavoratore: anche solo con un giorno di lavoro è possibile utilizzare questa interessante opportunità. (es. un lavoratore con 1 giorno di anzianità può accedervi).
Le imprese di qualsiasi dimensione e settore hanno diritto al sussidio pubblico per la settimana lavorativa ridotta nei casi in cui vi sia un forte calo della produzione con conseguente diminuzione dei fabbisogni di mano d’opera. Prima della sua attuale riforma, a carattere transitorio, per accedere alla Kurzarbeit almeno 1/3 dei dipendenti doveva essere colpito dalla mancanza di lavoro, con una perdita di retribuzione di almeno il 10% della retribuzione mensile.
Infine, per ricorrere al Kurzarbeit la mancanza di lavoro deve essere imputata a ragioni economiche e deve avere carattere temporaneo.