Finalmente anche i bancari hanno il rinnovo del proprio contratto collettivo di lavoro; infatti, è stata siglata lo scorso 19 gennaio il rinnovo del CCNL del settore del credito che, tenuto conto, della particolare situazione economica, presenta alcuni spunti decisamente innovativi.
Infatti, in base agli accordi gli aumenti economici, a regime, corrispondono a 170 euro, di media, calcolati sul quarto livello della terza area professionale, ma sono esclusi sia il conguaglio per il 2008, 2009 e 2010 e l’ ”una tantum”. Gli aumenti, sempre riferibili al quarto livello della terza area, sono corrisposti in 3 rate (1° giugno 2012 – 46 euro, 1° giugno 2013 – 47 euro, 1° giugno 2014 – 77 euro).Risultano anche bloccati, limitamento nel periodo 1° gennaio 2013 al 1° giugno 2014, gli scatti di anzianità, mentre i premi di risultato, con il conseguente sistema incentivante, sono stati rivisti ed oggetto di contrattazione a livello aziendale alla luce di una nuova organizzazione del lavoro.
Sul fronte occupazione è stato introdotto il cosiddetto contratto complementare con 40 ore settimanali di prestazione rispetto alle 37,5 con un riallineamento delle retribuzioni e del lavoro nell’arco di 4 anni. L’accordo prevede anche la definizione di un fondo bilaterale per il sostegno all’occupazione. Infatti, viene condiviso un protocollo finalizzato all’istituzione del fondo alimentato dalle varie aree professionali con una giornata di lavoro (effetto della riduzione della “banca delle ore” da 23 a 15 ore), dai quadri direttivi con la rinuncia ad una “ex festività”, dai dirigenti con il 4% della retribuzione fissa.
In materia di nuovi assunzioni è stata anche decisa una riduzione del salario di ingresso pari al 18% per le retribuzione dei neo assunti della “terza area professionale – primo livello”. Le banche, grazie a questo nuovo accordo, potranno anche tenere aperti il più possibile gli uffici per via di un orario di lavoro modificato. Infatti, è stato previsto, con le opportune turnazioni, il prolungamento dell’orario di sportello dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8 – 22: per la fascia tra le 20 e le 22 è necessario l’accordo sindacale a livello di istituto, mentre per la fascia 8 – 20 il datore di lavoro può procedere in via unilaterale.
Grazie al nuovo contratto collettivo sarà garantita l’assunzione nel prossimo triennio di 16500 giovani con una proiezione nei 5 anni pari a 25.000 persone, con possibile utilizzo del part-time per i lavoratori anziani “penalizzati” dalla riforma previdenziale contenuta nell’articolo 245 della Legge n. 214/2011.