Il Ministero del Lavoro ha deciso così di salvare i 65mila esodati ufficialmente riconosciuti e per il sindacato la decisione del Governo Monti non porta sostanziali novità su questo particolare tema; in effetti, per la CISL il provvedimento non è nulla di nuovo e la situazione resta complicata visto che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nell’incontro di ieri tra sindacati e Governo, non va oltre quanto già annunciato più volte negli ultimi giorni.
Fornero assicura che è già pronto il decreto interministeriale che riguarda una platea di soli 65 mila persone, ovvero saranno salvaguardati tutti i lavoratori che hanno fatto un accordo con l’azienda e che raggiungeranno i requisiti per accedere alla pensione con le vecchie regole entro il 2013.
I sindacati, come ribadisce Raffaele Bonanni, si aspettano che
il governo si comporti in modo responsabile e che prenda atto che le leggi della Repubblica sono state stracciate e le ricostruisca, dando garanzie ai lavoratori
La proposta dei sindacati è di rispettare le leggi vigenti fino al 31 dicembre. Quanto alle risorse, secondo Bonanni, vanno trovate tra i
140 miliardi che arriveranno nei prossimi 10 anni nelle casse dello Stato grazie alla drastica riforma della previdenza
Per Camusso, segretario confederale generale della CGIL, il decreto non va bene perchè crea disparità
Il ministro ha presentato un decreto che non va bene e che deve cambiare
Infatti, al termine del tavolo sugli esodati con il ministro Fornero ha avvertito che la mobilitazione proseguirà. Secondo le indicazioni emerse, il ministro del Lavoro tornerà a incontrare i sindacati nei prossimi giorni sulla questione di tutte quelle persone che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione, fra cui appunto gli esodati: il Governo ha il compito di trovare le risorse affinché siano salvaguardati tutti i lavoratori esodati rispetto all’aumento dell’età pensionistica.
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