Preannunciata come la panacea ai mali del lavoro irregolare, la sanatoria per la regolarizzazione degli stranieri si è conclusa con risultati ben al di sotto delle aspettative. Le previsioni parlavano infatti di domande comprese nel range di 300 – 500 mila domanda, mentre la realtà dei fatti ha smentito qualsiasi tipo di auspicio. Cerchiamo allora di comprendere quale sia stata la reale consistenza del fenomeno, e quali siano i principali dettagli statistici già pubblicati dal ministero dell’interno.
Iniziamo con il ricordare che, contro previsioni già evidenziate di 300 – 500 mila domande, le istanze presentate si sono fermate alla magra cifra di 134.576 unità, per lo più relative ai rapporti di lavoro domestici (115.969 rispetto a 18.607 per i lavoratori non domestici). Una mole di istanze comunque rilevante, che ora dovrà essere smaltita dagli sportelli unici, i quali avranno il compito di completare la procedura di regolarizzazione nei tempi e nelle modalità previste.
Oltre l’86 per cento delle domande, prosegue il ministero dell’interno, sono relative all’emersione di rapporti di lavoro domestico (79.315 istanze) o di assistenza alla persona (in tutto 36.654, di cui 33.458 relative a persone non autosuffi cienti). Le domande relative all’emersione di rapporti di lavoro subordinato in altri settori (diversi da quello domestico), invece, sono solo 18.607, circa il 14 per cento del totale: per quanto concerne le maggiore concentrazione territoriale, il ministero sottolinea come siano state presentate soprattutto nelle province di Milano (3.507), Roma (1.651), Salerno (1.104) e Latina (924).
La provincia di Milano è anche quella che, complessivamente, ha il maggior numero di domande di regolarizzazione presentate: 19.055 unità, cui si contrappongono le 22 domande presentate dalla provincia di Enna, che invece chiude la classifica per numero di istanze presentate all’interno di un singolo territorio provinciale.
Per quanto infine concerne la nazionalità, l’origine dei lavoratori beneficiari della procedura di emersione nella maggioranza delle domande presentate è Bangladesh (15.770), Marocco (15.600), India (13.286), Ucraina (13.148), Pakistan 11.728), Egitto (10.701) e Cina (10.198).