Torna il trattamento di fine servizio (TFS), che sostituisce il trattamento di fine rapporto (TFR) per la liquidazione dei dipendenti pubblici.
Dichiarata anticostituzionale dalla Suprema Corte la trattenuta del 2,50% nelle buste paga dei dipendenti pubblici. In particolare, la Corte Costituzionale, con la sentenza 223/2012, ha decretato incostituzionale sia il prelievo contributivo del 2,5% sul trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti pubblici sia il contributo di solidarietà sulle retribuzioni per la parte eccedente i 90 e i 150mila euro lordi annui, nella rispettiva misura del 5% e del 10%. Pertanto, i lavoratori dipendenti pubblici hanno diritto ad un rimborso.
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la trattenuta a titolo di rivalsa del 2,50% del TFR operata nelle buste paga dei lavoratori del settore pubblico dal 1° gennaio 2011 in poi: sono le trattenute mensili dai 30 agli 80 euro al mese, operate dall’ente di riferimento per due anni. Da notare che la sentenza risponde ad un diritto dei lavoratori dipendenti pubblici.
Quindi a partire dal 1° gennaio 2011, data dalla quale è stata applicata la disciplina del TFR per i dipendenti statali, in base alla disciplina del trattamento fine servizio, tutte le trattenute del 2,5% operate dagli enti pubblici nelle buste paga dei propri dipendenti andranno restituite ai lavoratori, in quanto la Corte ha disposto il rimborso delle trattenute applicate in deroga alla norme costituzionali.
Il Decreto approvato dal governo Monti ha disposto, quindi, l’abolizione retroattiva della trattenuta del 2,5% sulle liquidazioni introdotta dal precedente governo Berlusconi con l’articolo 12, comma 10, del Dl anticrisi del 2010 mentre.
Da notare che il trattamento di fine servizio viene reintrodotto perché meno oneroso del trattamento di fine rapporto e, quindi, rientra fra gli obiettivi mirati a salvaguardare la tenuta dei conti pubblici. Ora, è necessario un successivo decreto del presidente del Consiglio per conoscere le modalità di rimborso delle somme indebitamente prelevate in busta paga.
NOTA
I lavoratori dipendenti pubblici, con il ritorno del trattamento fine servizio, hanno diritto alla restituzione del 2,5% dell’80% della retribuzione mensile percepita, trattenuto dagli enti di cui sono dipendenti, in tutte le buste paga dal 2011 ad oggi (quasi 2 anni). Il danno economico subito dal lavoratore dipendente pubblico viene quantificato in base al livello di inquadramento e allo stipendio del lavoratore pubblico. La cifra si evidenzia in busta paga, nella parte inferiore dove ci sono anche i calcoli previdenziali.
APPROFONDIMENTI
*Chiarimenti sul trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici
*Inpdap, trattamento di fine servizio