Il Parlamento europeo lo scorso 7 settembre ha votato una risoluzione in cui chiede agli statti membri più risorse alle politiche sociali in favore delle donne.
In particolare, la mozione chiede l’istituzione di ferie retribuite aggiuntive a quelle di malattia o maternità attualmente previste e speciali agevolazioni lavorative e previdenziali per le dipendenti con a carico uno o più anziani.
In sostanza l’organismo europeo chiede scelte coraggiose ai governi dei singoli Paesi per approntare politiche serie che tengano conto del rapido processo di invecchiamento della popolazione e che portano a carico delle donne a oneri maggiori per la cura dei familiari anziani.
Occorre riconciliare lavoro e assistenza: ecco la forte richiesta dell’Unione Europea.
La risoluzione invita gli Stati membri a introdurre nuove tipologie di congedo che permettano di beneficiare di permessi retribuiti finalizzati a prestare assistenza in contesti diversi dal congedo parentale e a promuovere una più equa suddivisione dell’assistenza non retribuita tra donne e uomini, dal momento che l’assistenza informale prestata in seno al nucleo familiare limita le possibilità di chi presta assistenza di lavorare fuori casa.
L’organismo europeo rimane del parere che, in tale contesto, un modo per ridurre la povertà tra le donne anziane è quello di sostenere modalità quali il lavoro a tempo parziale e il lavoro condiviso, che permettono di avere un lavoro flessibile.
Non solo, l’organismo europeo sottolinea che in tale contesto, i diritti occupazionali dei lavoratori flessibili devono essere pari a quelli dei lavoratori a tempo pieno.
Inoltre, si chiede agli Stati membri di sviluppare meccanismi che garantiscano un sufficiente accumulo i diritti pensionistici anche nei periodi in cui il reddito di chi presta assistenza temporaneamente inferiore a causa di tale incombenza, situazione che riguarda soprattutto le donne.
Infine, il Parlamento chiede alla Commissione di avviare uno studio sui diversi effetti che i sistemi pensionistici producono sulle donne e sugli uomini negli Stati membri.