L’iter per la sanatoria di rapporti di lavoro con lavoratori stranieri irregolari fino al 15 ottobre, come già comunicato, inizia con la dichiarazione di emersione del lavoro nero e il pagamento di un contributo forfettario di 1.000 euro.
Ma l’iter si completa con il procedimento di convalida presso lo Sportello Unico per l’immigrazione, mediante la stipula del contratto di soggiorno e la regolarizzazione dei contributi e delle imposte dovute per la regolarizzazione del rapporto di lavoro con il lavoratore extracomunitario irregolare. Lo Sportello Unico, a sua volta, controlla le domande presentate in via telematica nell’ordine cronologico di ricezione tramite la Questura e la Direzione Territoriale del lavoro.
La verifica, quindi, si svolge su due binari: mentre la Questura controlla il possibile nulla osta al rilascio del permesso di soggiorno al lavoratore extracomunitario, la Direzione Territoriale del Lavoro fa dei controlli sul reddito e sul fatturato del datore di lavoro che, come ricordiamo, dev’essere di 30.000 euro o 27.000 euro per il lavoro domestico e di 20.000 euro per il datore di lavoro unico percettore di reddito.
Dopo aver ricevuto i pareri della Questura e della Direzione Territoriale del Lavoro, lo Sportello Unico convoca il datore di lavoro e il lavoratore irregolare per concludere la procedura di sanatoria. Nello specifico, lo Sportello Unico controllerà:
*che quanto dichiarato nella dichiarazione di emersione acquisita dal sistema informatico sia in linea con la documentazione esibita dalle parti;
*che alla dichiarazione di emersione per un’attività di assistenza alla persona nel lavoro domestico sia allegata la certificazione della struttura sanitaria pubblica o del medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale attestante la limitazione dell’autosufficienza, rilasciata in data anteriore alla presentazione della richiesta;
*che il datore di lavoro abbia esibito anche la ricevuta di pagamento per il versamento del contributo forfettario di 1.000 euro per ogni lavoratore.
E inoltre, lo Sportello Unico verifica il codice identificativo sulla marca da bollo; la documentazione che attesta la presenza del lavoratore straniero sul territorio nazionale almeno alla data del 31 dicembre 2011, proveniente da organismi pubblici; la regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale.
APPROFONDIMENTI
*La sanatoria per i lavoratori stranieri parte ufficialmente
*Sanatoria lavoratori immigrati, chiarimenti Ministero Lavoro