Occhio allo sciopero IKEA. C’è un clima di forte agitazione a seguito dello sciopero di 24 ore dei lavoratori Ikea indetto dai sindacati confederali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, che risulta essere una conseguenza della rottura delle trattative tra il colosso dei mobili svedese e i rappresentanti dei lavoratori nell’ambito del rinnovo del contratto integrativo aziendale.

Alcuni dettagli relativi allo sciopero IKEA
Non c’è stato modo di dialogare tra le parti e qui i sindacati non hanno potuto fare altro che proclamare lo stato di agitazione e quindi uno sciopero iniziale di 24 ore, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale. Ciò che spinto ad agire in questo modo risulta esserci soprattutto il mancato riconoscimento delle maggiorazioni dei nuovi assunti e obbligatorietà del lavoro festivo.
Il problema principale è che questa situazione sia emersa dopo un anno di incontri continui con l’azienda che però non ha voluto ascoltare le richieste sindacali, arrivando a voltare completamente le spalle ai propri dipendenti. Non è concepibile, a detta dei sindacati, che non ci sia il riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, evidenziando un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità.
Non solo perché c’è stata anche la cancellazione della malattia statistica ed invece l’obbligatorietà del lavoro festivo. La situazione che propone Ikea per i suoi lavoratori non è assolutamente più accettabile dai suoi dipendenti. Ci sono relazioni territoriali ridotte al minimo, con continue assunzioni part-time senza alcuna possibilità di integrazione oraria, ma soprattutto non vengono assolutamente rispettati i diritti dei lavoratori.
Unica soluzione percorribile, che sta riguardando numerosi punti vendita Ikea presenti in Italia, è quella dello sciopero. Vari dipendenti stanno infatti tenendo delle assemblee a riguardo per prendere tale iniziativa. Non è mancata però la risposta da parte di Ikea che ha spiegato come l’impegno dell’azienda fosse rivolto a migliorare le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall’attuale contratto integrativo con interventi sia per quanto riguarda il welfare che delle maggiorazioni, considerate all’interno dell’azienda già piuttosto migliorative rispetto invece a quanto previsto dal contratto nazionale.
Ikea ha ribadito come con la sua proposta intendesse incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e dar vita ad un premio uguale e inclusivo che fosse accessibile a tutti i co-worker, andando quindi ad aumentare lo stipendio. Un esempio dato dall’azienda è che un addetto vendita full time avrebbe percepito un importo del premio superiore ai 2000 euro lordi. Infine per i nuovi formati (PAOP), Ikea evidenzia come siano dei formati innovati che permettono di essere più vicini alle esigenze dei clienti.