Si parla tanto, in queste ore, di sconto al 120% per chi assume a tempo indeterminato, ma per avere un quadro della situazione più chiaro in termini di prospettive occupazionali, dobbiamo riepilogare cosa sappiamo sulle ultime novità raccolte oggi.
Dettagli sullo sconto al 120% per chi assume a tempo indeterminato
Il ministero dell’Economia ha stilato il nuovo decreto attuativo che prevede meno tasse per le imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato. Approfondendo la questione si è deciso di fissare al 120% la nuova maxi deduzione dei costi per chi assume lavoratori stabili. Tale soglia però può salire al 130% se si assumono lavoratori meritevoli di maggiore tutela, tra cui persone con disabilità, donne con almeno 2 figli, giovani ammessi agli incentivi all’occupazione. Come recita questa nuova norma:
“Dispone per i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, ai fini della determinazione del reddito, la maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché una ulteriore deduzione in presenza di nuove assunzioni di dipendenti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela”.
Per quanto riguarda il costo del personale da assumere in modo da trarne beneficio, risulta essere maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20%. Mentre subisce un ulteriore incremento del 10% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di quei dipendenti che si ritrovano a far parte di ciascuna delle categorie meritevoli di maggiore tutela.
Ci sono però due limitazioni che arrivano da questo nuovo decreto attuativo con questo maxi-sconto del 120% per le imprese che assumono personale a tempo indeterminato. Precisazioni importanti fatte da Serena Pietrosanti, Head of Tax Italy dello studio legale internazionale Hogan Lovells. La prima riguarda l’obiettivo di poter effettivamente avvantaggiare solo gli effettivi incrementi occupazionali e non le assunzioni effettuate nell’ambito dell’ordinario turn over delle risorse attive.
Altro aspetto da prendere in considerazione è che questo beneficio spetta solo se, al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, il numero dei lavoratori dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato, risulta essere superiore al numero degli stessi lavoratori mediamente occupati nel periodo d’imposta precedente. Questo tipo di agevolazione poi esclude le imprese in liquidazione ordinaria, le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa, a decorrere dall’inizio della procedura.
Ora dovremmo avere le idee più chiare sullo sconto al 120% per chi assume a tempo indeterminato.