L’Inps non si occupa solo di previdenza o pensioni, ma la sua offerta si estende anche per le attività ludiche o ricreative; infatti, il nostro Ente previdenziale si occupa anche della gestione di case per ferie con posti riservati a pensionati INPS – ex Ipost autosufficienti.
Per ottenere questa possibilità è necessario presentare apposita domanda a patto di soddisfare alcuni requisiti. Possono, ad esempio, partecipare al concorso Inps – ex Ipost e i loro coniugi o partner conviventi, titolari di pensione diretta, indiretta o di reversibilità.
I beneficiari dovranno essere in possesso di completa autosufficienza psicofisica ed esenti da forme morbose che rendano la loro permanenza incompatibile con la vita comunitaria. Non solo, i beneficiari non dovranno, altresì, aver riportato condanne penali o avere procedimenti penali in corso. L’Inps precisa che la condizione di autosufficienza è accertata nella fase istruttoria della domanda e potrà essere oggetto di verifica durante tutta la durata della permanenza presso la struttura.
Per conoscere i diversi criteri utilizzati dall’Inps è necessario consultare, ad ogni modo, il bando relativo anche se può essere ricordato che sarà data priorità ai pensionati privi di casa di proprietà o soggetti a sfratto esecutivo, la graduatoria sarà definita su valori crescenti di indicatore ISEE, come da attestazione relativa al nucleo familiare del concorrente e valida alla data di scadenza del presente bando.
È necessario esibire poi l’attestazione ISEE vigente alla data di scadenza del bando, riferita al nucleo familiare del concorrente è obbligatoria per determinare il posizionamento in graduatoria dello stesso.
È anche opportuno precisare che l’ospitalità nella Case per ferie è soggetta alle norme contenute nel Regolamento interno in vigore presso la stessa. A questo proposito, si può ricordare che il rapporto si può risolvere per dimissioni volontarie, in via autoritaria con atto di disposizione dell’Amministrazione dell’Istituto, per il venir meno del requisito di autosufficienza psico/fisica o per mancato pagamento della quota di partecipazione (retta) o per il procrastinarsi di situazioni debitorie nei confronti dell’Amministrazione.
L’ospitalità presso la casa per ferie non è gratuita, ma il pensionato deve corrispondere una quota direttamente commisurata al reddito.