Il ddl semplificazioni apporta qualche novità in materia di sicurezza sul lavoro, intervenendo, di fatto, sulle relative norme del Testo Unico. Tra le principali novità, si segnalano il passaggio degli obblighi e delle denunce verso i processi telematici, e alcune semplificazioni sulla valutazione dei rischi, oltre a varia adempimenti snelliti, obblighi di informazione e formazione dei lavoratori e di sorveglianza ridotti per i lavoratori occupati fino a 50 giornate. Vediamo brevemente quali sono le principali novità in tema di sicurezza sul lavoro.
Tra le novità, ricordiamo pertanto il nuovo modello standard di semplificazione della valutazione dei rischi, con dichiarazioni precompilate, utilizzabile da aziende di qualunque dimensione, operanti nei settori di attività a basso rischio infortunistico. La praticabilità della semplificazione risulta tuttavia essere vincolata all’emanazione di apposito decreto che dovrà individuare i settori di attività a basso rischio infortunistico (cioè le imprese destinatarie della semplificazione e predisporre il modello standard).
Ancora, in materia di verifica periodica delle attrezzature di lavoro, saranno equiparati gli enti pubblici e i soggetti privati abilitati a certificare i predetti controlli. Viene altresì semplificato l’obbligo dei medici competenti di predisporre e trasmettere alla Asl la relazione annuale con i dati relativi alla sorveglianza sanitaria. I contenuti e le modalità di trasmissione della relazione annuale, nonché della cartella sanitaria e di rischio, saranno inoltre ridefiniti con apposito decreto del ministro del lavoro entro il 31 dicembre 2013.
Infine, ricordiamo come venga eliminato l’obbligo a carico del datore di lavoro d’inviare all’Inail le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale (qui l’approfondimento sulla cartella sanitaria e la sicurezza nel mondo del lavoro).
Vediamo domani, nel maggior dettaglio, quali sono i procedimenti di denuncia che passano in modalità telematica, snellendo in tal modo i processi mediante azioni di digitalizzazione, riguardanti prevalentemente gli agenti chimici, gli agenti cancerogeni e mutageni, l’esposizione all’amianto e ancora l’esposizione agli agenti biologici.