Le parti sociali chiedono di confrontarsi con la direzione industriali al fine di conoscere la situazione finanziaria di Finmeccanica perché la situazione del gruppo non deve condizionare le scelte industriali. Infatti, l‘attivo dei delegati regionali delle aziende di Finmeccanica aderenti a Fiom, Fim e Uilm che si è tenuto a palazzo Tursi ha chiesto di aprire il confronto del gruppo industriale.
In effetti, la recente approvazione del bilancio da parte del cda di Finmeccanica si è chiuso con una perdita netta di 2 mld di euro, un indebitamento di 3 mld e 443 mln e una drastica riduzione degli ordini che ha portato alla scelta di abbattere il debito con la cessione di alcuni asset per il settore energia e trasporti (Breda e Sts), con l’integrazione delle tre società Selex e la ricerca di partnership internazionali per i sistemi della Difesa (Oto Melara) e Spazio.
Secondo il sindacato confederale di categoria
è necessario rimuovere le cause che hanno prodotto l’indebitamento salvaguardando le attività strategiche del Paese
Il segratario nazionale Fim Marco bentivogli ha spiegato che
Con l’iniziativa di oggi chiediamo al Governo di uscire allo scoperto, sono troppi mesi che l’azionista di maggioranza è silente rispetto a quanto sta avvenendo e alle prospettive del Gruppo, e al deconsolidamento di importanti settori come Energia e Trasporti, a cui sta seguendo un pesante piano di razionalizzazione nell’indotto
Dall’altra parte, il sindacato chiede un intervento dell’intero governo su questa particolare materia perché rilanci una grande Finmeccanica.
A questo proposito Bentivogli rilancia
Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo nazionale con Il Ministro Corrado Passera sul piano di cessioni di Finmeccanica affinché abbia ricadute tempestive che ne determinino un’inversione di rotta e che sia visibile già a partire dall’assemblea dei soci di Finmeccanica prevista per il 16 maggio prossimo
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