In una società globalizzata come la nostra diventa necessario approntare nuove strategie sindacali al fine di garantire il rispetto delle regole sociali e sindacali in ogni luogo e in ogni ambito di lavoro.
In effetti, allo scopo di offrire una risposta seria l’esecutivo Imf, Fism, e Icem con Itglwf hanno gettato le basi per costituire una nuova federazione sindacale internazionale dei lavoratori dell’industria ed avviato un processo di armonizzazione che si concluderà il prossimo 20 giugno del 2012 a Copenaghen con la celebrazione del primo congresso della Federazione Internazionale dei lavoratori metalmeccanici.
Al momento sono al lavoro diversi gruppi di lavoro che dovranno definire tutti gli aspetti organizzativi e finanziari fino alla definizione delle regole congressuali, sul diritto di voto e sulle politiche di affiliazione.
Il principale organismo politico di adozione delle decisioni della nuova federazione internazionale, tra un Congresso e l’altro, sarà il Comitato Esecutivo, un organismo composto da 60 persone per ridursi definitivamente, dopo il Congresso del 2016, a 40 persone con una quota rosa del 30%.
Il piano di unione delle tre compagine sindacali prevede una Commissione Finanze di 10 persone, con compiti identici a quelli dell’attuale Commissione Finanze della Fism.
Al fine di monitorare i diversi settori produttivi appartenenti al segmento meccanico le tre organizzazioni hanno anche deciso di creare tredici differenti settori di interesse di tipo verticali – inclusi aerospazio, auto, siderurgia, cantieristica navale, informatica e elettronica, tessile e abbigliamento, gomma e plastica e petrolchimico – con due riferimenti orizzontali su uguaglianza di genere e lavoratori non manuali.
L’aspetto più delicato sarà la gestione del loro patrimonio ora frammentato ma che dovrà confluire in un fondo comune con una clausola di garanzia, ossia occorrerà una maggioranza del 75 per cento per decidere cambiamenti sull’utilizzo e la vendita del patrimonio.
A riguardo l’Ufficio Internazionale della Fim-Cisl parteciperà alle diverse fasi finalizzate alla redazione di un unico statuto.
Alla riunione congiunta degli esecutivi ha partecipato Gianni Alioti e Giuseppe Farina in rappresentanza dei metalmeccanici della regione di appartenenza – Cipro, Grecia, Italia e Malta – insieme ai rappresentanti dei chimici e tessili di Cgil, Cisl e Uil nei loro rispettivi presidium.