Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2011 i Decreti Interministeriali del 4 ottobre 2010, con i quali vengono ripartite, fra le Regioni e le Province autonome, le risorse del Fondo Nazionale per le politiche sociali e del Fondo per le non autosufficienze per l’anno 2010.
Le somme ripartite vengono liquidate agli enti destinatari al netto delle somme relative all’annualità 2010 già anticipate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 35725, del 7 maggio 2010, registrato dalla Corte dei conti il 21 maggio 2010.
È opportuno ricordare che il mancato utilizzo delle risorse da parte degli enti destinatari comporta la revoca dei finanziamenti.
A questo scopo, le regioni, anche alla luce degli obblighi di trasparenza di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150, comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nelle forme e nei modi previamente concordati, tutti i dati necessari al monitoraggio dei flussi finanziari e, nello specifico, gli interventi, i trasferimenti effettuati e i progetti finanziati con le risorse del Fondo stesso.
Le regioni, grazie alla decisione del Parlamento italiano, si impegnano nell’ambito delle proprie competenze – funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali ai sensi dell’articolo 8 della legge 8 novembre 2000 n. 328 – a dare attuazione alla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2008 nel proclamare il 2010 come l’Anno europeo della lottà alla povertà e all’esclusione sociale, utilizzando, a questo proposito, i fondi che il legislatore ha voluto attribuire.
Il nostro Legislatore, lo scorso anno, ha definito e realizzato diverse iniziative allo scopo di promuovere e sostenere la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, il contrasto alle povertà estreme, l’inclusione sociale degli immigrati, e l’accoglienza dei minori fuori della famiglia di origine, inclusi i minori stranieri non accompagnati.
In applicazione della circolare n. 0128699 del 5 febbraio 2010 del Ministero dell’economia e delle finanze, la quota riferita alle province autonome di Trento e Bolzano è calcolata ai soli fini della comunicazione del relativo ammontare al Ministero stesso per le conseguenti variazioni di bilancio in riduzione dei suddetti stanziamenti.