Le società tra professionisti vengono rimesse in frigorifero. La scadenza del 14 maggio in merito all’emanazione del regolamento su tali società è stato infatti, come ci si attendeva, disatteso. Pertanto, occorrerà attendere il mese di luglio per poter finalmente disporre in lettura il regolamento che disciplinerà il funzionamento della società tra professionisti, attualmente in fase di bozza tra i tecnici dei ministeri competenti.
Ma quali i problemi che hanno portato a questo slittamento della data? Stando a quanto trapela dalle indiscrezioni “meglio” informate, i dubbi non dovrebbero riguardare le incompatibilità alla adesione alle Stp, visto e considerato che è stato raggiunto un accordo definitivo sul fatto che i soci di solo capitale possano avere più partecipazioni a più società tra professionisti, mentre i professionisti potranno prender parte a una sola Stp.
Più difficile sembra essere la chiusura del punto relativo all’iscrizione della società tra professionisti. Il ministero vorrebbe prevedere la società sia iscritta all’ordine prevalente, cioè in quello che ha più peso all’interno della compagine societaria, stando a quanto sarà stabilito all’interno dello stesso statuto societario.
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Rimane inteso che, probabilmente, il varo del regolamento del mese di luglio possa essere accompagnato anche da un’altra coppia di testi: il decreto ministeriale che disciplinerà i compensi nelle liquidazioni giudiziali, e il decreto del presidente della Repubblica di adeguamento degli ordini professionali ai principi della concorrenza (il primo da emanare entro il 24 luglio, il secondo entro il 13 agosto).
Una situazione che non sembra essere di facile risoluzione, specialmente per quanto concerne gli aspetti legati ai compensi. Il rischio è che il regolamento delle società tra professionisti rischi di passare ancora una volta in secondo piano, andando a far slittare nuovamente nel tempo un passo in avanti molto importanti nella disciplina delle organizzazioni di impresa.