In Italia si producono sempre meno sovvenzioni alle imprese. Una segnalazione, quella appena ricordata, per una volta non tanto frutto delle periodiche (e giustificate) lamentele del mondo imprenditoriale, quanto risultato di una ricerca riportata alla ribalta anche dal quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, e condotta dalla società di ricerche Met, sulla base delle rendicontazioni di spesa delle amministrazioni pubbliche.
Stando a quanto afferma la società Met, durante il 2010 il calo delle sovvenzioni e degli aiuti alle imprese sarebbero stato pari a 9 punti percentuali durante il 2010, rispetto all’esercizio precedente, e pari addirittura a oltre 20 punti percentuali nei primi due anni di questa lunga ondata di crisi, che ha investito il Paese, il vecchio Continente, e oltre.
La Met sottolinea in proposito come il comportamento delle amministrazioni pubbliche italiane contrasti con la tendenza europea, che sta invece cercando di indirizzarsi verso un più solido supporto al settore delle piccole e delle medie imprese italiane. E così, mentre Francia, Germania e Gran Bretagna hanno aumentato la spesa per le sovvenzioni alle imprese locali, in Italia si è agito di forbice, andando a ridurre i sostegni al tessuto imprenditoriale nazionale.
Per quanto concerne le caratteristiche dei singoli interventi, a crescere sarebbe il peso di quelli a favore della ricerca e dell’innovazione, con una drammatica flessione degli interventi gestiti dalle Regioni (- 20,4% su base annua), a conferma del fatto che le casse delle istituzioni regionali sono sempre più scarne.
Ancora, sottolinea la Met, tra il 2002 e il 2010 il valore complessivo delle erogazioni si sarebbe ridotto a quasi un terzo del proprio valore iniziale. Gli interventi in conto capitale non rimborsabili sono inoltre passati dal 59% del totale nel 2005 all’attuale 27,5% a fronte di un significativo incremento dei finanziamenti agevolati e delle forme miste.