L’avanzo economico dell’Inail ammonta a circa 2.042 milioni di euro nel 2009. Stando alle informazione diffuse dall’Istituto, il totale delle entrate contributive è stato pari a 9.541 milioni di euro, a fronte di 6.255 milioni di uscite per prestazioni istituzionali e 149 milioni per prestazioni e servizi per la tutela integrata.
Buoni anche i risultati sul fronte degli investimenti dove è stata registrata una quota pari a 1.129 milioni.
I dati dell’Inail risultano abbastanza buoni e dimostrano, da un punto di vista economico, una situazione patrimoniale di vero rispetto. Il presidente del CIV, Franco Lotto, tuttavia pone in evidenza gli scarsi margini di autonomia patrimoniale.
In effetti, il presidente ha osservato che
Con un avanzo economico di oltre due miliardi di euro lo stato finanziario dell’Istituto è eccellente. L’autonomia gestionale, però, è sempre più scarsa e chiediamo al governo di affrontare immediatamente questa questione politica di primaria importanza
La recente manovra correttiva approntata dal governo, decreto n. 78 del 2010, ha posto in evidenza l’importanza dell’Istituto prevedendo anche il trasferimento all’Inail delle attività e delle competenze dell’ex Ipsema dell’ex Ispesl.
Un trasferimento che ha senso solo se si affronta, nel complesso, la questione della salute e della sicurezza sul lavoro dell’intero settore.
A questo proposito, il presidente ha posto espresso l’orientamento del Civ in proposito
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza sta lavorando attivamente a questo progetto. Anzi, posso dire che proprio quest’oggi – oltre all’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 – abbiamo assunto una seconda delibera di grande rilievo politico, con la quale abbiamo definito prime, e indispensabili, linee di indirizzo per far avanzare un processo di integrazione che sia capace di valorizzare – e non modificare – le esperienze e le competenze con le quali l’INAIL entra in contatto. A partire dal riconoscimento dell’autonomia di cui devono godere le funzioni della Ricerca che provengono dall’ex Ispesl
Per prima cosa risulta necessario non compromettere le potenzialità dell’Istituto per qualche effetto che può derivare dall’incorporazione degli altri soggetti quali l’Ispel.
Il progetto prevede di potenziare le attività dell’Inail e di non disperdere o mortificare le esperienze degli altri istituti. Per questa ragione occorrerà approntare un nuovo modello organizzativo puntando sull’autonomia.