Il ministro dell’Istruzione Maria Grazia Gelmini aveva firmato ad aprile un decreto riguardante le graduatorie dei precariĀ che si rinnovava rispetto al passato: la differenza consisteva nel fatto che le graduatorie erano bloccate per due anni e che vi era la possibilitĆ per i supplenti di inserirsi su tre province (oltre quella di appartenenza) ma soltanto in coda.
TaleĀ provvedimento avvantaggiava i precari delle regioni settentrionali spesso surclassati nelle immissioni in ruolo e nell’attribuzione delle supplenze piĆ¹ lunghe dagli altri colleghi del meridione, i quali non solo avevano piĆ¹ anni di precariato, ma anche piĆ¹ punti.
L’Anief (l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione), aveva subito evidenziato l’incongruenza della norma e, rispetto all’inserimento in graduatoria in base al punteggio, si era rivolta al Tar che si ĆØ sempre pronunciato a favore di questa opzione. Il ministero dell’Istruzione Gelmini a luglio inviava una nota invitando gli Uffici scolastici provinciali e regionali a procedere alle assegnazioni delle immissioni in ruolo e delle supplenza annuali dalle graduatorie di coda in attesa dell’udienza del Consiglio di Stato.
Quest ultimo (fonte Repubblica.it) si ĆØ finalmente pronunciato contro il provvedimento che ha creato le cosiddette code nelle graduatorie ad esaurimento. L’inserimento in graduatoria, quindi, deve avvenire in base al punteggio. Per tale motivo dovranno essere realizzate nuovamente tutte le graduatorie ed in tempi brevissimi.
Marcello Pacifico, presidente dell’Anief , ha esposto cosi le sue idee
riteniamo che il ministro Gelmini debba annunciare l’emanazione di una nota correttiva che ordini all’amministrazione periferica di adeguarsi alle pronunce della magistratura. In caso contrario ci penserĆ il Tar Lazio che il 9 ottobre si dovrĆ pronunciare su un ricorso ad hoc promosso dall’Anief per l’ottemperanza delle ordinanze e la nomina di un commissario ad acta
CiĆ² significa che se il Consiglio di Stato dovesse applicare la nuova sentenza, agli otto mila insegnanti divenuti di ruolo potrĆ essere revocata la nomina, e lo stesso potrebbe valere per i supplenti nominati prima dell’avvio dell’anno scolastico. Se cosi fosse, sarebbe un inizio alquanto disastroso!
SI rischia una guerra di razza. Basterebbe togliere a tutti i privilegi e dare punteggi secondo i meriti, per avere una qualitĆ piĆ¹ alta nelle scuole.
Concordo con il tuo pensiero Tiziano.