E’ partita in Italia la vendemmia 2011, in grado di offrire opportunità di lavoro a ben 1,2 milioni di persone tra vigne, cantine e indotto legato alla distribuzione commerciale. A metterlo in risalto è la Coldiretti nel sottolineare come per l’anno corrente il settore del vino italiano farà registrare un record di fatturato pari a ben 8 miliardi di euro, di cui il 50% circa legato alle esportazioni. Questo grazie alla crescita dei due mercati di sbocco del made in Italy, rappresentati per il settore vitivinicolo dai Paesi dell’Unione Europea ed ancor di più dagli Stati Uniti.
agricoltura
Voucher lavoro stagionale per 200 mila giovani
Per raccogliere la frutta e la verdura, e poi anche per la vendemmia, nel nostro Paese sono almeno 200 mila i giovani che, dall’1 giugno scorso, sono impegnati a lavorare nei campi grazie ai voucher, strumenti per la remunerazione del cosiddetto lavoro occasionale accessorio. A darne notizia è stata la Coldiretti in concomitanza con il rilascio dell’ultimo Rapporto sull’occupazione a cura dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, da cui è in particolare emerso come in Italia il tasso di disoccupazione continui a mantenersi stabile all’8%.
Lavoro agricoltura: Bando per i giovani a Modena
Al fine anche di favorire, nel settore agricolo, il ricambio generazionale, in Provincia di Modena, fino e non oltre il 30 settembre del 2011, sono aperti i termini di presentazione delle domande a Bandi destinati all’ammodernamento delle imprese del settore, ed ai giovani imprenditori. A darne notizia è stata nelle scorse settimane l’Amministrazione provinciale nel sottolineare come ci siano a disposizione fondi per oltre 4 milioni di euro nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, ed in particolare per la misura numero 112 del piano stesso.
Trovare lavoro nel settore vitivinicolo
E’ di questi giorni la notizia per cui l‘Italia, scavalcando la Francia, è diventata leader mondiale nella produzione di vino. Trattasi di un’ottima notizia per il nostro made in Italy
Lavoro coltivatori: si va in pensione con una miseria
In futuro i giovani, ed in particolare quelli precari, con il versamento dei contributi nella cosiddetta Gestione Separata, potranno ottenere una pensione dignitosa? Ebbene, al riguardo ci sono molti dubbi, ma al giorno d’oggi anche i nostri padri non se la passano tanto meglio. In base ad un’elaborazione effettuata dalla Federpensionati su dati del Rapporto Annuale dell’INPS, relativo al 2010, nel nostro Paese ci sono la bellezza di un 1,2 milioni di coltivatori che a stento riescono a percepire una pensione sopra i 600 euro. Insomma, trattasi di prestazioni previdenziali da fame visto che al giorno d’oggi, con un carovita imperante, neanche con un migliaio di euro al mese si riesce a sbarcare il lunario.
Inps, la comunicazioni Unica per la nascita d’Impresa
L’Inps, attraverso il messaggio n. 10347 del 9 maggio 2011, informa l’utenza la disponibilità di nuove funzionalità per la Comunicazione Unica per la nascita d’Impresa per le aziende agricole autonome.
Dalle informazioni diffuse dall’Istituto si rileva che gli applicativi di interconnessione e scambio dati tra gli enti coinvolti nel sistema consentono di gestire, esclusivamente con modalità telematica, le istanze di variazione del nucleo CD che comporti nuova iscrizione di un componente il nucleo, le variazioni che comportano la cancellazione di un componente il nucleo familiare CD e le variazioni che comportano la cancellazione dell’azienda IAP/CD.
Lavoro agricoltura: imprenditori in dieci mosse
Partire da un’idea, da un progetto di sviluppo, verificarne la fattibilità, confrontarsi con gli altri, ed in particolare con chi ha più esperienza di noi. Dopodiché, trasformando il progetto in realtà, si può passare alla ricerca della formula di finanziamento accompagnata da un’adeguata formazione in campo agricolo. Sono queste alcune delle “dritte” della Coldiretti al fine di poter aprire un’impresa agricola in dieci mosse e lavorare in un comparto che solo lo scorso anno ha visto in Italia la nascita di ben 28 mila nuove realtà aziendali. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori sottolinea altresì come a livello burocratico i passaggi fondamentali per l’apertura di una nuova impresa agricola siano sostanzialmente tre: si parte dalla richiesta di apertura della partita IVA, presso l’Agenzia delle Entrate, per poi passare all’iscrizione al Registro delle imprese ed alla sezione agricoltura della competente camera di commercio qualora si stimi di conseguire annualmente un giro d’affari oltre i 7 mila euro annui. Dopodiché si può passare all’iscrizione ed alla dichiarazione presso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps).
Lavoro agricoltura Lombardia: 3,3 milioni di euro per i giovani
Ammontano a poco più di 3,3 milioni di euro le risorse stanziate nella Regione Lombardia per i giovani agricoltori. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale, ed in particolare da Giulio De Capitani, Assessore all’Agricoltura della Lombardia, nel precisare che con gli stanziamenti, a valere sul Programma di sviluppo rurale (PSR), si andranno a finanziare ben 134 progetti relativi a nuovi insediamenti. In particolare, le risorse risultano essere così ripartite: 1 milione di euro in Provincia di Brescia, 116 mila euro in Provincia di Como, 30 mila euro in Provincia di Lecco, 276 mila euro in Provincia di Bergamo. Ed ancora, 164 mila euro in provincia di Mantova, 466 mila euro in Provincia di Pavia, 1,2 milioni di euro in Provincia di Sondrio, e 15 mila euro in provincia di Varese.
Lavoro immigrati: opportunità nei distretti agricoli
Gli immigrati nel nostro Paese “rubano” o no occupazione ai cittadini italiani? La domanda è d’obbligo visto che siamo in una fase caratterizzata da forti flussi migratori provenienti dai Paesi che s’affacciano sul Mediterraneo. In generale, ed in prevalenza, possiamo dire che nel nostro Paese gli immigrati sono impegnati in settori di attività ed in mansioni che gli italiani non vogliono più fare. Buona parte dei lavoratori immigrati è impegnata nel settore agricolo dove, in accordo con le ultime rilevazioni della Coldiretti, nel rapporto di uno su dieci i lavoratori sono stranieri. Trattasi, nello specifico, di un esercito composto da oltre 100 mila lavoratori che svolgono un’attività molto importante visto che garantiscono l’approvvigionamento alimentare sulle nostre tavole. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori rileva per gli immigrati opportunità di lavoro crescenti nei cosiddetti distretti agricoli, ovverosia in quelle aree dove è prevalente un tipo di coltivazione.
Lavoro agricoltura: 1,2 milioni di occupati nei vigneti
Il settore agricolo in Italia ha grandi potenzialità al fine di poter combattere e contrastare la disoccupazione. A ribadirlo è stata la Coldiretti a seguito della presentazione, nel corso del Vinitaly, di un Rapporto da cui emerso come solamente nel settore del vino in Italia ci siano ben 1,2 milioni di persone che trovano lavoro; questo vero e proprio esercito di lavoratori, in particolare, è impegnato lungo tutta la filiera presso un totale di 250 mila imprese vitivinicole. Ci sono infatti lavoratori direttamente impegnati nei vigneti, ma anche presso le cantine, la distribuzione commerciale ed in tutte quelle attività che sono sia correlate, sia di servizio.
Lavoro agricoltura: alternativa alla disoccupazione
In Italia il tasso di disoccupazione complessivo, seppur alto, si mantiene sotto la media europea, ma lo stesso non dicasi per la disoccupazione giovanile oramai proiettata a raggiungere e sfondare la soglia del 30%. Ma c’è un settore della nostra economia dove, invece, nel rapporto di uno su quattro vengono assunti come lavoratori dipendenti i giovani. Trattasi, in accordo con quanto mette in risalto la Coldiretti, del settore agricolo a conferma di come il lavoro nei campi sia diventato in tutto e per tutto un’alternativa alla disoccupazione. Nel complesso, quindi, l’andamento dell’occupazione giovanile in agricoltura, tra le attività legate alla vendemmia, e quelle relative alla raccolta di frutta, è in netta controtendenza a fronte, tra l’altro, di un tasso di crescita che nel 2010 è stato molto alto. Nel dettaglio, lo scorso anno nel settore agricolo l’occupazione è cresciuta complessivamente dell’1,9%, un dato decisamente migliore rispetto al -0,7% di calo generale dell’occupazione italiana.
Borse di studio: Bando Agris per i laureati
Nell’ambito del programma di ricerca denominato “3SR”, nella Regione Sardegna l’Agris, Agenzia per la ricerca in agricoltura, ha indetto una selezione, con un avviso pubblico, e con termine di scadenza fissato per le ore 13 di lunedì 4 aprile 2011, finalizzata all’assegnazione di due borse di studio aventi ciascuna un importo pari a ben 22.500 euro annui lordi. La durata della borsa di studio è pari a ben tre anni, ovverosia 36 mesi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come la selezione, dal titolo “Utilizzo degli ovine Snp beadchips per l’identificazione di geni di interesse negli ovini“, sia riservata ai laureati che, avendo conoscenza parlata e scritta della lingua inglese, hanno ottenuto il diploma di laurea del vecchio ordinamento, oppure il diploma appartenente alla classe delle lauree specialistiche e magistrali in scienze agrarie, medicina veterinaria o scienze biologiche.
Lavoro agricoltura: Toscana, premio insediamento per i giovani
E’ attualmente aperto nella Regione Toscana, fino al 2 maggio del 2011, il Bando che prevede la concessione, ai giovani agricoltori che diventano capi d’azienda, di un premio di insediamento pari a ben 40 mila euro. Questo grazie ad una apposita misura di aiuto al ricambio generazionale nel settore agricolo toscano che può contare su una dotazione finanziaria di 2,56 milioni di euro, a valere sul 2011 e sul Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Per ottenere il premio di insediamento i giovani agricoltori che diventano per la prima volta capi d’azienda devono avere un’età pari a minimo 18 anni compiuti, e massimo 40 anni non compiuti. Il premio da 40 mila euro, per ogni singolo giovane agricoltore, potrà essere concesso, così come previsto nel Bando, per finanziare tutta una serie di attività inerenti l’agricoltura ed in particolare l’acquisto di terreni, iniziative di valorizzazione dei prodotti agricoli, ristrutturazione o ampliamento di fabbricati rurali, ottenimento di certificazioni di processo, acquisto di nuove attrezzature o macchinari, ma anche per consulenze, corsi di formazione, ed investimenti finalizzati al miglioramento dei pascoli, dei prati e dell’approvvigionamento idrico.
Lavoro extracomunitario: 100 mila assunzioni al via
A partire dalle ore 8 di lunedì prossimo, 31 gennaio 2011, partirà nel nostro Paese la procedura grazie alla quale potranno essere regolarmente assunti quasi 100 mila lavoratori extracomunitari, per l’esattezza ben 98.080 così come previsto dal cosiddetto “Decreto Flussi” che è stato varato dal Consiglio dei Ministri, e che è stato pubblicato alla fine dello scorso anno sulla Gazzetta Ufficiale. A ricordarlo è la Coldiretti nel precisare come un’ampia quota di queste assunzioni sia destinata a favore di quei cittadini extracomunitari che saranno impegnati nelle attività legate all’edilizia, al turismo ed all’agricoltura, e che provengono da Paesi esteri come lo Sri Lanka, l’Egitto, le Filippine, l’Albania, la Tunisia, la Moldavia ed il Marocco; trattasi, nello specifico, di Paesi, per un totale di poco più di 52 mila assunzioni di lavoratori extracomunitari, che hanno sottoscritto con il nostro Paese degli specifici accordi di cooperazione in materia di flussi migratori.