Dei nuovi ammortizzatori sociali abbiano detto tanto, e in più occasioni, all’interno del nostro magazine. Un aspetto che abbiamo volutamente tralasciato, per riprenderlo in questa occasione, è relativo alla modalità di finanziamento dei nuovi ammortizzatori, principalmente rappresentati dalla Aspi e dalla mini Aspi. Colmiamo queste lacune con questo approfondimento sulle innovazioni in materia.
ammortizzatori sociali
Il sindacato tra solidarietà e accordi con le imprese
La situazione industriale non è per nulla incoraggiante visto che le aziende fanno sempre più fatica a rimanere sul mercato e i lavoratori devono stringere sempre più le loro aspettative per non perdere il proprio posto di lavoro.
Se da una parte il sindacato intende ribadire il proprio ruolo solidaristico tra le generazioni, dall’altra parte ha sempre più l’esigenza di stringere accordi per salvaguardare il livello occupazionale a costo, spesso, di grandi sacrifici.
Mini-Aspi, l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti
La riforma del lavoro ha introdotto, oltre all’Aspi, anche la Mini-Aspi, una prestazione previdenziale erogata a sostegno dei lavoratori disoccupati che non hanno i requisiti previsti per accedere all’Aspi.
Quindi, oltre all’Assicurazione sociale per l’impiego con requisiti normali, è prevista anche quella con requisiti ridotti, esattamente come per l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. La Mini-Aspi sarà dunque un altro sostegno al reddito dal 1° gennaio 2013 e assicurerà un’indennità disoccupazione per i lavoratori che abbiano almeno 13 settimane di contributi per attività lavorativa negli ultimi 12 mesi. Anche in questo caso, l’indennità Mini-Aspi spetta se permane lo stato di disoccupazione e nella stessa misura, cioè nello stesso importo rispetto all’Aspi.
Aspi e Mini-Aspi possono decadere oppure essere sospese o essere ridotte in alcuni casi, per i quali il lavoratore ha l’obbligo di restituire l’indennità eventualmente percepita senza averne i requisiti. Ovvero *se perde lo stato di disoccupazione; *se inizia un’attività autonoma senza comunicare all’Inps il reddito annuo presunto derivante dall’attività autonoma; *se raggiunge i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato; *se acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità, se però il lavoratore non opta per l’indennità erogata dall’Aspi. In dettaglio…
Aspi, assicurazione sociale per l’impiego: la misura dell’indennità
Per calcolare l’importo dell’indennità disoccupazione erogata dall’Inps si considera la retribuzione globale lorda percepita dal lavoratore disoccupato negli ultimi due anni, compresi i dati della retribuzione indicati in busta paga e percepiti in maniera continuativa, e le mensilità aggiuntive, ovvero la tredicesima e la quattordicesima.
L’Aspi sarà pari al 75% della retribuzione mensile se questa non supera, nel 2013, i 1.180 euro mensili. Se invece la retribuzione mensile è superiore a questo importo l’indennità disoccupazione è pari al 75% della retribuzione mensile integrata da una somma pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e l’importo indicato. Il tetto massimo erogato dell’Assicurazione sociale per l’impiego è pari al massimale Cig, che ogni mese è pari a 1.119,32 euro.
Dal Ministero del Lavoro il Rapporto sulle comunicazioni obbligatorie
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la sua nota ufficiale informa della disponibilità del nuovo Rapporto Annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie: il Rapporto è una pubblicazione curata ed emessa dallo stesso Ministero contenente una serie di informazioni utili al fine di conoscere, in dettaglio, i diversi movimenti sulle politiche del lavoro. In effetti, il Rapporto permette di conoscere l’esistenza dei diversi rapporti di lavori, sulla loro trasformazione, proroga e cessazione, oltre alle diverse informazioni sulle assunzioni.
Aspi, la nuova assicurazione sociale Inps a sostegno dei disoccupati
La riforma del lavoro attuata dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova indennità Inps a sostegno dei disoccupati: Aspi.
Cosa è Aspi: è la nuova Assicurazione sociale per l’impiego, che sarà percepita per 12 o 18 mesi e dal 2013 sostituirà l’indennità di disoccupazione e poi anche la mobilità. E oltre all’Aspi, anche la Mini-Aspi. Naturalmente per accedere alla nuova indennità di disoccupazione Inps servono dei requisiti contributivi. Ma chiariamo man mano le tematiche connesse.
La riforma del lavoro Monti/Fornero nel giugno del 2012 ha introdotto novità anche in tema di licenziamenti, tra le quali la modifica dell’art. 18 per quanto riguarda il contratto a termine e il contratto a progetto e, in materia previdenziale, il varo di un nuovo ammortizzatore sociale, ovvero l’introduzione di una nuova unica indennità a sostegno del reddito: l’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi).
La chiusura degli stabilimenti FIAT e le diverse iniziative per conservare il posto di lavoro
Da una parte la FIAT, per la precisione il gruppo Iveco, ha deciso di chiudere cinque stabilimenti in Europa e dall’altra, la Pilkington, una multinazionale del vetro, al fine di conservare la propria occupazione ha deciso di siglare dei contratti di solidarietà: il posto di lavoro diventa un obiettivo primario perché senza un lavoro non si raggiunge autonomia sociale ed economica. Due facce di una stessa medaglia e due visione differenti.
Iveco chiude in Europa cinque stabilimenti. Con questa decisione la FIAT saluta oltre mille lavoratori coinvolgendo le regioni della Francia, Chambery, della Germania, Weisweill e Ulm, in Austria, Graz e di Goerlitz. In Germania, però, Iveco ha già deciso di realizzare un centro di eccellenza per i mezzi anti-incendio.
Novità riforma del lavoro 2012, che cos’è l’ASPI
Lo avevamo già scritto: la riforma del lavoro 2012, ovvero quella voluta fortemente dal Governo Monti, introduce molte novità nel sistema lavoro e previdenza del nostro Paese.
Infatti, l’Aspi, ad esempio, è un nuovo strumento che entrerà pienamente in vigore dal 2017. In particolare, questa nuova forma di ammortizzare sociale prevede che dal 1 gennaio 2013 la contribuzione voluta dal Ministro Fornero, insieme alla mini Aspi, è stata fissata all’1,31% e, sempre secondo le disposizioni entrate in vigore, sarà estesa anche agli apprendisti.
Dal Ministero del Lavoro i nuovi indicatori sul mercato del lavoro del mese di giugno 2012
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso una sua nota ha reso disponibile i nuovi indicatori congiunturali del mese di giugno 2012 permettendo ai soggetti interessati, persone fisiche e giuridiche, di avere un quadro completo delle dinamiche del mercato del lavoro e delle sue possibili prospettive.
Com’è tradizione il Ministero ha posto in modo particolare l’accento sull’evoluzione dell’occupazione e della disoccupazione con i relativi strumenti di tutela sociali quali gli ammortizzatori sociali e le ore di cassa integrazione utilizzati.
Dalla nota è così possibile avere un quadro completo e una fotografia della reale situazione attraverso le elaborazioni degli Istituti di ricerca portando a conoscenza i dati degli indicatori del mercato del lavoro, ossia le ore lavorate, l’incidenza della cassa integrazione ordinaria e straordinaria comprensiva delle retribuzioni previste e regolate dalla contrattazione collettiva.
Le novità della riforma del mercato del lavoro 2012
Con la riforma del mercato del lavoro debuttano nuovi strumenti in materia di incentivi alla stabilizzazione e di sostegno al reddito che serviranno, almeno nelle intenzioni del Governo Monti e soprattutto da parte del Ministro del Lavoro, a dare nuovi impulsi al fine di stabilizzare il mercato del lavoro e offrire nuovi strumenti alle imprese con la sospirata flessibilità, anche se l’attuale presidente di viale dell’Astronomia, Confindustria, rimane fortemente critico e dubbioso sulla vera efficacia scontrandosi con le posizioni del Ministro Elsa Fornero.
Le novità previste, e contenute nel provvedimento approvato al Senato e ora presente alla Camera, sono molte: si passa da una rivisitazione del sistema degli ammortizzatori sociali con l’introduzione dell’ASPI, la nuova assicurazione sociale a sostegno del reddito, fino ad una nuova riformulazione del rapporto di apprendistato che, con la riforma, diventa ora lo strumento principale per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Il Consiglio EPSCO su occupazione e politiche sociali
Il ministro del Lavoro e delle politiche Sociali, Elsa Fornero, è intervenuta in occasione del consiglio EPSCO, Employment, Social Policy, Health and Consumer Affairs, tenuto a Lussemburgo lo scorso 21 giugno 2012 dedicato, fra l’altro, al dibattito sulla strategia Europa 2020 e del semestre europeo 2012 in materia di politica occupazionale e sociale.
I quesiti della Presidenza a cui il Ministro ha fornito la propria posizione erano, sostanzialmente due. Il primo riguardava il ruolo del Semestre Europeo (in particolare attraverso le Raccomandazioni e la sorveglianza multilaterale) come momento di vero confronto e progresso delle relazioni tra i Paesi al fine di contribuire a guidare/accompagnare le singole posizioni.
Dalla Regione Emilia Romagna un vademecum con le prime misure regionali e nazionali a favore delle popolazioni colpite dal sisma
La Regione Emilia Romagna ha predisposto un vademecum con le prime misure regionali e nazionali a favore delle popolazioni colpite dal sisma del maggio scorso. in pratica, la Regione ha predisposto una sintesi del decreto legge n. 74/2012 (intitolato come “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici”), e delle altre misure regionali, nazionali ed europee adottate alla data del 13 giugno 2012: un passo importante che riassume le iniziative in questo senso.
Ammortizzatori sociali per aziende colpite dal sisma
Gli enti territoriali della Regione Emilia Romagna in considerazione del grave sisma del 20 Maggio 2012 e delle conseguenze per il Territorio Provinciale, la Provincia di Modena, unitamente alla Regione Emilia Romagna, è impegnata, in tutte le possibili azioni idonee a rispondere alle specifiche esigenze delle Aziende e dei lavoratori.
In questo contesto particolare rilievo è stato dato alle procedure riguardanti l’attivazione degli ammortizzatori sociali, anche in deroga.
Per questa ragione per le Aziende ubicate nei territori dei Comuni coinvolti nel sisma, ovvero che hanno alle proprie dipendenze lavoratori residenti nei predetti Comuni, potranno dunque accedere, con causale “EVENTO SISMICO” ad ammortizzatori sociali quali la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (ex L. 164/1975) agli ammortizzatori in deroga (Cigo ai sensi della D.G.R. 692/2009), nonché alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (ex L. 223/1991) in condizioni tali da garantire una speciale celerità al procedimento di richiesta, fermi restando gli obblighi di legge.
Per i licenziamenti economici ingiustificati per la CGIL occorre il reintegro
È stata presentata da parte della maggiore organizzazione sindacale italiana una memoria all’audizione al Senato sul Ddl di riforma del mercato del lavoro. Ecco tutte le critiche e le proposte su articolo 18, ammortizzatori sociali e precarietà.
La CGIL ha fatto sapere che sul disegno di legge presentato dal Governo Monti, e attualmente fermo in discussione in commissione lavoro al senato, in sede di audizioni che il lavoro
presentato dal Governo contiene nei capitoli relativi a tipologie di impiego, politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali numerose e negative modifiche sia rispetto ai risultati del confronto svolto con le forze sociali che al documento approvato dal Consiglio dei ministri del 23 marzo