Non tutti conoscono a fondo la normativa che disciplina il DURC nei suoi vari aspetti. Ad esempio, non è ancora chiaro chi deve richiederlo, quando e perché richiederlo, cosa deve contenere e quali le modalità per richiederlo. Iniziamo con il precisare che dal 13 febbraio 2012 vigono nuove norme sulle modalità di richiesta del documento e sull’autocertificazione.
appalti
Appalti e responsabilità solidale: autocertificazione regolarità fiscale
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 40/E chiarisce le modalità da seguire per l’autocertificazione della regolarità fiscale allo scopo di ovviare all’asseverazione per la responsabilità solidale negli appalti. Ovvero, spiega come l’appaltatore possa fare una dichiarazione sostitutiva in cui dichiara di aver versato regolrmente IVA e relative ritenute.
Dall’Unione Europea la nuova Direttiva sugli appalti pubblici
La CGIL si è espressa a proposito della nuova direttiva dell’Unione Europea in fatto di appalti pubblici visto che il progetto di relazione conteneva emendamenti che modificavano sostanzialmente la proposta originaria, primo fra tutti quello che introduceva espressamente l’obbligo di rispettare
Disciplina appalti 2013
Ieri abbiamo introdotto alcuni cambiamenti in materia di disciplina degli appalti. Cerchiamo oggi di comprendere quali siano i principali punti di innovazione in materia di rilascio dell’attestazione, verifica dei dati e altri obblighi del soggetto appaltatore. Per quanto concerne, in particolare, il rilascio dell’attestazione, non essendo stata fissata una validità dell’asseverazione occorrerà prestare attenzione alle tempistiche del rilascio, indicando come il controllo comprende i versamenti effettuati fi no a una certa data, per evitare di produrre una dichiarazione non allineata.
Nuova disciplina appalti
Novità in arrivo per la disciplina sugli appalti. A impattare sulla normativa precedente è l’art. 13 – ter del d.l. 83/12, che apporta qualche significativo cambiamento sulla materia. Il dl sulle semplificazioni fi scali n. 16/2012, comma 5-bis, art. 2, aveva disposto la responsabilità solidale tra i soggetti della filiera dell’appalto per il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva nel limite di due anni dalla cessazione dell’appalto stesso. La precedente normativa prevedeva infatti che la solidarietà sarebbe scattata se il soggetto coinvolto non avesse dimostrato di aver messo in atto tutte le cautele possibili.
Responsabilità solidale estesa a trattamenti retributivi e contributivi
Il regime di responsabilità solidale riguarda gli adempimenti fiscali e quelli relativi alla regolarità dei trattamenti retributivi, contributivi e assicurativi. Di eventuali inadempimenti è responsabile soltanto il datore di lavoro.