Lavoro e formazione: nuovo Bando Regione Toscana

 Un Bando sempre aperto, quindi senza scadenza, fino all’esaurimento delle risorse stanziate e con la contestuale possibilità di ulteriori rifinanziamenti qualora dovessero pervenire numerose domande. E’ così che la Regione Toscana, nel campo del lavoro e della formazione, punta a sostenere con progetti di formazione i lavoratori appartenenti alle aziende in crisi. Le risorse ammontano a due milioni di euro e saranno utilizzabili attraverso un Bando di prossima emanazione e pubblicazione sul “BURT”, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. L’accesso all’apposito Bando, da parte dell’impresa che intende assumere i lavoratori provenienti da altre realtà imprenditoriali in crisi, è possibile a fronte sia di specifici accordi sindacali, sia attraverso la riqualificazione professionale, per ogni intervento di formazione-lavoro, di almeno venti persone.

Voucher conciliazione lavoro-famiglia in Provincia di Alessandria

 In Provincia di Alessandria, ed in particolare nel Comune di Novi Ligure, la Giunta ha approvato la convenzione provinciale finalizzata, nell’ambito delle azioni di sostegno alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, alla concessione di voucher come rimborso per le spese sostenute per i servizi alla persona. A darne notizia mercoledì scorso, con un comunicato ufficiale, è stato proprio il Comune di Novi Ligure nel precisare al riguardo come il bonus per le spese dell’infanzia ammonti mensilmente ad un massimo di quattrocento euro per un periodo massimo di sei mesi senza possibilità di ulteriore proroga. Il voucher erogato, in particolare, può essere speso per la copertura dei costi sostenuti per asili nido comunali, per le attività estive pre e post-scuola, ma anche per i servizi mensa.

Assunzioni pubbliche: Sanità, 4.000 posti in Sicilia

 Di questi tempi le assunzioni nel settore pubblico se non sono un miraggio poco ci manca. Tra i blocchi del turn over, e la necessità di tagliare e razionalizzare la spesa nella Pubblica Amministrazione, le porte sono praticamente chiuse; lo stesso dicasi anche nel settore della scuola visto che molti insegnanti precari nei prossimi mesi rischiano di non essere più chiamati neanche a fare quelle poche supplenze che negli anni scorsi riuscivano ad accumulare. Ma c’è anche in questo caso l’eccezione alla regola, in Sicilia, dove la Giunta Lombardo ha annunciato la prossima emissione di Bandi per un totale di ben quattromila assunzioni nella Sanità. Il primo concorso in merito dovrebbe partire già all’inizio del nuovo anno con circa 2.500 assunzioni alle quali di sicuro parteciperanno con tanta speranza molti giovani e meno giovani alla ricerca di un posto di lavoro nell’Isola. Ma come mai la Sicilia ha deciso di muoversi controcorrente?

Contratti di lavoro: aumentano le assunzioni di nuovi precari

 Nel 2010 in Italia, sul totale delle assunzioni, il 43% è rappresentato da lavoratori con un contratto flessibile, ovverosia da precario; trattasi, in accordo con quanto rilevato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, di una percentuale in aumento nel 2010 rispetto al 41,4% dello scorso anno. Il rapporto, per ogni cinque assunzioni, vede la “nascita” di due lavoratori precari tra i cosiddetti “interinali” ed i co.co.pro., ovverosia gli assunti con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Il top di assunzioni precarie si registra in Lombardia con una percentuale pari a ben il 67,5% a fronte, su scala nazionale, di quasi 350 mila lavoratori che in Italia andranno ad incrementare a fine anno l’esercito dei “flessibili“. Ma qual è l’identikit del lavoratore precario in questa fase caratterizzata per l’economia italiana da una lenta e fragile uscita dalla crisi?

Natale 2010 e lavoro stagionale, le opportunità a Milano

 Il Natale è un periodo di festa, di acquisti e di regali, ma anche di forti richieste, da parte delle imprese, di manodopera stagionale. A cercare lavoratori, in particolare, ed in prevalenza, sono le aziende che si occupano della produzione di articoli da regalo, consegne e trasporto, e chiaramente anche i negozi, le imprese turistiche ed i ristoranti. Nel dettaglio, prendendo a riferimento i dati Excelsior, la Camera di Commercio di Milano ha stimato che per il Natale 2010 sotto la Madonnina le richieste di lavoratori stagionali da parte delle aziende e dei commercianti siano quasi 2.600 su un totale di quasi ottomila richieste in tutto l’arco dell’anno. E proprio su base annuale nel milanese le richieste di lavoratori stagionali coprono oltre il 30% di quelle di tutta la Lombardia, ed oltre il 3% sul totale nazionale. Le assunzioni di stagionali a Milano e Provincia quest’anno, rispetto al 2009, sono attese in crescita del 2,4% e rappresentano, in base all’elaborazione dell’Ente camerale, quasi il 15% del totale delle assunzioni 2010.

Lavoro: Piemonte, meno tasse per superare la crisi

 Meno tasse per l’occupazione per dare slancio al mercato del lavoro, e per permettere l’uscita dalla crisi. E’ questa una delle ultimissime misure annunciate in Piemonte dall’Amministrazione regionale che, nello specifico, punta a concedere incentivi fiscali a quelle aziende che assumono attraverso delle deduzioni dall’Irap in funzione del numero di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato; queste deduzioni, forfetarie, sono inoltre più alte se l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato riguarda il lavoratore con un’età superiore ai 50 anni. Questa è una 25 misure attualmente avviate in Piemonte dall’Amministrazione regionale nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione messo a punto nei mesi scorsi; inoltre, ai fini dei benefici fiscali sopra citati saranno considerate come delle nuove assunzioni a tutti gli effetti anche le trasformazioni contrattuali dal tempo determinato, o dall’apprendistato, al tempo indeterminato. Secondo quanto dichiarato dal Governatore Cota, l’Amministrazione sta portando avanti per il sostegno al lavoro e all’imprenditoria una politica sia innovativa, sia concreta e particolarmente attesa dalle categorie produttive.

Assunzioni turismo: Piemonte, contributi a fondo perduto

 Nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione, messo a punto nei mesi scorsi nella Regione Piemonte, l’Amministrazione regionale ha alzato il velo su una nuova applicazione della misura, che consiste, nello specifico, nella concessione di contributi a fondo perduto per le assunzioni nel settore del turismo. In particolare, sono stati stanziati complessivamente 5,4 milioni di euro che potranno essere erogati alle imprese turistiche operanti sul territorio della Regione Piemonte in funzione nel numero di nuovi lavoratori assunti e/o in ragione della stabilizzazione di posizioni lavorative da contratto a tempo determinato a quelle a tempo indeterminato. Rispettati tali requisiti, le imprese del turismo potranno andare a sfruttare i contributi concessi a fondo perduto per l’ampliamento e/o il miglioramento degli alberghi, ma anche per riaprire strutture ricettive che sono state chiuse dopo la data dell’1 gennaio del 2006, nonché per la riqualificazione di parchi di divertimento e parchi tematici.

Trovare lavoro con l’educazione finanziaria

 Per trovare lavoro nel nostro Paese è molto importante anche l’educazione finanziaria a scuola. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati Excelsior sulle assunzioni programmate per l’anno in corso nel Comune di Milano e nella Provincia. Questo perché a Milano e Provincia sono i diplomati in ragioneria quelli più richiesti dalle imprese con quasi 9 mila assunzioni corrispondenti ad oltre il 40% delle assunzioni di diplomati, ed al 20% del totale delle assunzioni su tutto il territorio provinciale. La richiesta di ragionieri quest’anno è aumentata del 16% rispetto al 2009 con a ruota i diplomati ad indirizzo meccanico che coprono una quota del 7% degli assunti diplomati; complessivamente quasi il 50% delle assunzioni a Milano e Provincia è composto da diplomati a fronte di oltre 21 mila richieste. Contestualmente le imprese non riescono sempre a reperire giovani con il profilo scolastico e professionale richiesto, con la conseguenza che ci sono molti giovani disoccupati e molte aziende che non riescono a completare i propri piani di assunzione.

Lavoro Toscana: assunzioni in ripresa, ma non per i più giovani

 Nella Regione Toscana il mercato del lavoro registra un’incoraggiante inversione di tendenza con una ripresa delle assunzioni, ma questo comunque non sta accadendo per i più giovani. Sono queste, in estrema sintesi, le risultanze dell’andamento del mercato del lavoro sul territorio regionale nel terzo trimestre 2010 tra luci, ombre e criticità. E per il prossimo anno, grazie ad un accordo stipulato con le parti sociali, per il lavoratori toscani la cassa integrazione in deroga sarà assicurata anche per l’anno 2011. In merito alle criticità sull’occupazione, l’Amministrazione regionale intende intervenire il prossimo anno visto che, secondo quanto dichiarato dall’Assessore Simoncini, nonostante i segnali positivi non occorre comunque abbassare la guardia. D’altronde i dati sulla cassa integrazione parlano chiaro: in base ai dati aggiornati allo scorso mese di ottobre, le ore di cassa integrazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno sono cresciute del 24,8% attestandosi a circa 4,4 milioni di ore.

Corte dei Conti e le assunzioni nei piccoli comuni

La Corte dei Conti è intervenuta, con deliberazione n. 523 dello scorso 11 novembre 2010, a Sezione Unite per confermare il parere già espresso dalla Sezione della regione Calabria del 5 ottobre del 2010 in merito ad una corretta interpretazione del contenuto dell’articolo 1, comma 562, della legge n. 296/2006.

In sostanza, la Corte dei Conti a Sezioni Unite si è espressa sull’espressione nel precedente anno, locuzione importante poiché è riferita all’assunzione degli enti locali con popolazione inferiore ai 5000 abitanti non soggetti al patto di stabilità.

Secondo l’autorevole parere le cessazioni da considerare ai fini delle assunzioni non sono soltanto quelle dell’anno immediatamente precedente, ma le cessazioni derivanti dal cumulo di quelle avvenute nel corso degli anni.

Lavorare come infermiere: in Lombardia ottomila posti liberi

 Nella Regione Lombardia c’è un gran bisogno di infermieri. Basti pensare che ne mancano all’appello ben ottomila, ma questi posti a quanto pare non vengono occupati anche per ragioni e questioni di natura politica. Basti pensare che nella Provincia di Milano, in accordo con quanto appreso negli ultimissimi giorni dalla stampa nazionale, c’è bisogno di circa la metà degli ottomila posti vacanti, ma la Lega Nord ha posto il veto a meccanismi di assunzione di infermieri che, nell’affrontare quella che è in tutto e per tutto un’emergenza, arrivano dall’estero. Il partito di Bossi, in particolare, chiede a livello provinciale che vengano agevolate le assunzioni degli italiani, ad esempio garantendo anche agli infermieri del nostro Paese un alloggio con affitti da pagare che siano accessibili.

Lavorare a Milano: quadro in chiaroscuro per l’occupazione

 Qual è a Milano il quadro occupazionale, unitamente alle aspettative ed alla fiducia degli imprenditori per il futuro? Ebbene, a scattare in merito una fotografia è stata la Camera di Commercio di Milano che, avvalendosi del proprio Ufficio Studi, ha predisposto un Rapporto trimestrale aggiornato sull’economia milanese, da cui è emerso come su base annua, a cavallo tra lo scorso mese di ottobre ed il corrente mese di novembre, l’occupazione a Milano sia scesa dell’1,2%; il tutto però a fronte di un netto calo, pari al 9,9%, del ricorso alla cassa integrazione. Per l’economia, comunque, si registrano lievi miglioramenti se si considera che, invece, su base trimestrale l’occupazione è rimasta stabile, e che a fronte di un moderato aumento della produzione industriale c’è un miglioramento delle aspettative per il futuro.

Lavoro, impresa ed occupazione: il Piemonte è un’opportunità

 Nella Regione Piemonte arrivano gli interventi strutturali, a valere sugli anni dal 2011 al 2015, a sostegno del sistema imprenditoriale, dello sviluppo economico, dell’occupazione e dell’innovazione con una dotazione finanziaria pari a ben 500 milioni di euro. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare che alle linee guida di tale piano pluriennale è stato dato il nome, particolarmente significativo, de “Il Piemonte è un’opportunità“. I fondi oggetto di stanziamento saranno reperiti sia con i Bilanci regionali a valere sugli anni 2011, 2012 e 2013, sia con i fondi di programmi comunitari che non sono stati assegnati, e con le risorse residue legate a precedenti periodi e programmi di accesso ai fondi strutturali europei. “Il Piemonte è un’opportunità” arriva nella Regione dopo che nelle scorse settimane l’Amministrazione ha messo a punto il Piano straordinario per l’occupazione con alcune delle misure che già sono state avviate attraverso l’emanazione di appositi bandi.

Lavorare a Milano: ecco come le aziende assumono

 Quali sono a Milano e Provincia i canali utilizzati dalle imprese per assumere nuovo personale? Ebbene, in ben quattro casi su dieci l’azienda fa ricorso alla “raccomandazione“, ovverosia all’acquisizione di segnalazioni, anche attraverso le conoscenze personali, di potenziali candidati al posto di lavoro. Questo è quanto ha rilevato la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata dall’Ente camerale prendendo a riferimento i dati del sistema Excelsior, ed avvalendosi del coordinamento e del sostegno da parte dell’UE, Ministero del Lavoro ed Unioncamere. Nonostante la percentuale del 40% di assunzioni attraverso segnalazioni e conoscenze personali sembri alta, su tutto il territorio lombardo questa comunque cresce al 44,4%, mentre addirittura a livello nazionale si sale al 49,7%.