Dalla CGIL Lombardia e insieme all’Associazione Ambiente e Lavoro, di INCA Lombardia, di alcuni medici e tecnici della medicina del lavoro di Milano, oltre che di giuristi, si è deciso di costituire il Comitato Prevenzione Amianto Lombardia (CoPAL), presieduto da Antonio Pizzinato.
Cgil
Sbagliato attaccare lo Statuto dei lavoratori
Il sindacato è compatto su un tema di estrema rilevanza perché lo Statuto dei lavoratori non può essere accusato della scarsa produttività delle imprese italiane, ma, in realtà, la legge 300 può essere considerata la pietra miliare delle relazioni sindacali in questo Paese.
Nota CGIL-NIdiL sugli obblighi per le imprese
CGIL e la NIdiL, associazione della galassia CGIL, hanno emesso un nota congiunta dove intendono denunciare gli obblighi a cui le imprese sono tenute ma che nella sostanza e nei fatti non vengono rispettate.
Accordo sulle dimissioni volontarie
La recente Riforma del Lavoro voluta dal governo Monti come mezzo per assicurare la crescita del Paese è intervenuto anche sul tema delle dimissioni volontarie.
La posizione della CGIL sulla spending review
Il maggiore sindacato italiano ha deciso di mettere a punto il suo dossier sulla spending review o revisione della spesa, ossia il provvedimento messo a punto dal Governo Monti lo scorso 6 luglio 2012 come decreto legge n. 95 recante il titolo “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”.
Dall’Inail la situazione degli infortuno nel 2011
Sono decisamente calati gli infortuni sul lavoro in Italia visto che, almeno in base alle indicazioni offerte dall’Inail, gli infortuni sono stati pari a 725.174 casi, ossia una diminuzione del 6.6% in termini percentuali, e 920 infortuni mortali che rappresentano una diminuzione pari al 5,4% rispetto all’anno precedente.
Dalla CGIL forte contrarietà sulla proposta del sottosegretario Polillo
La CGIL si oppone decisamente al disegno prospettato dal sottosegretario Polillo; infatti, il segretario confederale della CGIL, Fabrizio Solari, sulla proposta del sottosegretario all’Economia di rinunciare ad una settimana di vacanza per determinare una crescita immediata del Pil pari a un punto percentuale osserva che l’idea è
Un’uscita confusa, estemporanea e non particolarmente geniale e alla quale manca un naturale complemento: perché non chiedere ai 500 mila lavoratori in cassa di rinunciare ad una settimana di indennità? Per questa via anche le casse dello Stato ne trarrebbero un beneficio.
Il governo Monti impone la fiducia sul ddl lavoro
Il governo Monti su un pacchetto di quattro emendamenti che racchiudono l’intero testo, con qualche modifica rispetto al provvedimento varato dalla commissione Lavoro, il Governo ha chiesto la fiducia. I quattro emendamenti su cui il Governo ha posto la fiducia prevedono la flessibilità in entrata, gli ammortizzatori sociali, la flessibilità in uscita e sulla formazione.
All’iniziativa del Governo la CGIL ha espresso una valutazione negativa perché per la maggiore centrale italiana le istituzioni potevano di certo fare di più. Infatti, la nota della Segreteria Confederale CGIL, cha ha analizzato punto per punto l’ultima versione del Ddl sul mercato del lavoro, è piuttosto critica
Allungare la durata del permesso di soggiorno, le nuove richieste del sindacato
Per le tre centrali sindacali è necessario approvare l’allungamento della durata permessi di soggiorno per attesa occupazione perchè una misura di questo tipo può essere un valido aiuto per contrastre il sommerso e per favorire l’emersione del lavoro nero. L’articolo 58 del Disegno di legge di Riforma del Mercato del Lavoro, in discussione alle Commissioni del Senato, aumenta la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione da 6 mesi ad un anno, ne lega la durata anche ai periodi di fruizione del sostegno al reddito, anche superiori ad un anno ai fini del rinnovo: ecco cosa fanno sapere i Segretari Confederali di CGIL, CISL e UIL Vera Lamonica, Liliana Ocmin e Guglielmo Loy.
Dal sindacato le proposte per un fisco sostenibile
Occorre, di certo, cambiare rotta perché l’attuale situazione economica sta diventando insostenibile e le continue nuove richieste fiscali non fanno altro che pesare sulle famiglie e sui lavoratori.
Infatti, è necessario ridurre da subito le tasse a lavoratori e pensionati: ecco che cosa chiedono Cgil, Cisl e Uil che hanno varato un documento dal titolo Cambiare il fisco per il lavoro, la crescita, il welfare, che è alla base della manifestazione sindacale unitaria in programma il 2 giugno a Roma.
Le tre centrali sindacali intendono chiedere di aumentare di 400 euro annui pro capite la detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e da pensione compresi entro l’attuale limite di 55mila euro. Ma non solo, è anche necessario abolire l’Imu sull’abitazione principale per gli immobili non di pregio esclusivamente per chi possieda un solo immobile nel medesimo nucleo familiare, varare il decreto attuativo per rendere applicabile il meccanismo di detassazione dei premi di risultato erogati tramite la contrattazione collettiva aziendale o territoriale.
Pensioni più leggere, una nuova stangata in arrivo
Dalla CGIL un allarme: in arrivo una nuova stangata per effetto dei nuovi coefficienti tanto che la centrale sindacale osserva che stanno diventando sempre più insostenibili gli effetti della riforma delle pensioni; in effetti, con la revisione dei coefficienti pensionistici annunciata dal ministro Fornero è in arrivo una nuova stangata a carico sempre dei più noti.
Il Ministro Fornero ha annunciato che sono pronti i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo in rendita pensionistica e che il relativo decreto è già pronto per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il Sole 24 ore di oggi dice che con l’applicazione dei nuovi coefficienti le pensioni liquidate dal 2013 al 2015 diventeranno più leggere del 3%. Siamo in presenza di una nuova stangata.
Lo Statuto dei lavoratori festeggia il 42esimo anno
Buon compleanno caro Statuto; infatti, la legge n. 300 del 20 maggio 1970, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori, e recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, è una delle norme fondamentali del diritto del lavoro e la sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro e i lavoratori proprio in questi giorni compie i 42 anni.
Lo Statuto dei lavoratori è tornato proprio in questo ultimo periodo, in auge per via delle polemiche introdotte dalla modifica dell’articolo 18 prevista dalla riforma Fornero del Governo Monti.
Non solo, vale la pena di ricordare che proprio 13 anni fa, il 20 maggio 1999, le Br tornavano a colpire uccidendo il giuslavorista Massimo D’Antona.
La risposta del Governo Monti al problema degli esodati
Il Ministero del Lavoro ha deciso così di salvare i 65mila esodati ufficialmente riconosciuti e per il sindacato la decisione del Governo Monti non porta sostanziali novità su questo particolare tema; in effetti, per la CISL il provvedimento non è nulla di nuovo e la situazione resta complicata visto che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nell’incontro di ieri tra sindacati e Governo, non va oltre quanto già annunciato più volte negli ultimi giorni.
Fornero assicura che è già pronto il decreto interministeriale che riguarda una platea di soli 65 mila persone, ovvero saranno salvaguardati tutti i lavoratori che hanno fatto un accordo con l’azienda e che raggiungeranno i requisiti per accedere alla pensione con le vecchie regole entro il 2013.
La crisi economica e la posizione della Confederazione Internazionale dei Sindacati
La Festa del Lavoro è stata l’occasione di mettere in evidenza le posizioni dei sindacati di tutti i Paesi europei. Per la Confederazione Internazionale dei Sindacati i Governi devono modificare la propria posizione allo scopo di favorire una ripresa equa e sostenibile; in effetti, l’attuale contesto economico ha mostrato i pericoli nella finanziarizzazione, nell’asservimento dell’economia reale alla finanza e nella crescente disuguaglianza degli ultimi venti anni.
A questo proposito la Confederazione Internazionale dei Sindacati (CSI-ITUC) e Federazioni Sindacali Mondiali (Global Unions) hanno ribadito la loro critica in una politica economica priva di spinte in avanti ma, al contrario, è ormai il momento di definire una regolamentazione globale dei mercati finanziari per ridurre il loro ruolo di dominio sull’economia mondiale e ripristinarli come supporto degli investimenti produttivi per soddisfare le esigenze sociali.