L’INPS, attraverso il messaggio n. 1051 dello scorso 17 gennaio 2013 intitolato come “Anticipazione trattamento CIG in deroga ex art.7 ter L.33/2009. Fine sperimentazione anni 2009-2012”, ha voluto precisare che la mancata proroga per il 2013 della disposizione che consente all’Istituto di anticipare le mensilità di CIG in deroga, non consente l’erogazione delle prestazioni fino a quando non sia stato emanato il decreto di concessione della Regione o, in alternativa, della Direzione Regionale del Lavoro, se competente.
cig in deroga
Dalla CGIL severe critiche alla Legge di Stabilità
Luned’ 17 dicembre il maggiore sindacato italiano ha deciso di sostenere un presidio nazionale allo scopo di protestare e ottenere maggiori risorse per ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori in deroga anche per il 2012
L’Inps ha comunicato le modalità di procedura per l’erogazione degli ammortizzatori in deroga anche per l’anno in corso.
La situazione della crisi in Lombardia
La CGIL ha deciso di fotografare la situazione economica della regione Lombardia, la locomotiva d’Italia, e ha ribadito il momento economico non per nulla facile; infatti, nel mese di gennaio 2012 le ore di cassa in Lombardia sono state 13.540.763 (di cui cassa integrazione ordinaria 6.493.554, cassa integrazione straordinaria 4.961.470 e deroga 2.085.739). In termini di lavoratori equivalenti a zero ore sono a 87.360 unità (il 2,77% della popolazione attiva della Lombardia). Nella provincia di Bergamo, ad esempio, sono circa 465.000 addetti complessivi tra dipendenti e autonomi (i dipendenti nel settore privato sono 355.935) coinvolti.
Il Dipartimento Politiche Contrattuali della CGIL Lombardia denuncia che i dati Inps sulla cassa di gennaio 2012, pur se disomogenei territorialmente, confermano complessivamente una crescita di circa il 5% sul gennaio 2011. Cala la cassa in deroga (-31%), resta stabile la cassa straordinaria, mentre sale del 30% quella ordinaria.
Chiarimenti sulla cassa integrazione in deroga
Il Ministero del lavoro con interpello n. 48/2011 ha fornito alcune precisazioni sull’attivazione delle procedure di Cassa integrazione guadagni in deroga, in rapporto alla fruizione di altre tipologie di ammortizzatori sociali.
Il Ministero ha precisato che il requisito occupazionale stabilito dalla legge 223/91 (più di 15 dipendenti nel semestre) costituisce presupposto indefettibile ai fini della presentazione della domanda per Cig, anche se l’azienda abbia già goduto di un precedente periodo di Cig in deroga. Ciò che lascia perplessi è la risposta nella parte in cui si afferma che nel computo dei dipendenti deve essere incluso anche il personale occupato con contratto di inserimento. Infatti la legge 223/91, in materia di conteggio dei dipendenti, comprende nella base di computo sia gli apprendisti che i lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro.
Cassa integrazione in deroga per le aziende plurilocalizzate
L’Inps, con il messaggio dello scorso 14 dicembre 2011 n. 23691, è tornata ad occuparsi a proposito delle domande per la cassa integrazione e guadagni in deroga per le aziende plurilocalizzate.
L’Ente previdenziale di riferimento italiano ha deciso di aggiornare alcuni servizi telematici per meglio rispondere alle nuove esigenze della sua utenza; in effetti, allo scopo di rispondere alle richieste del Ministero del Lavoro e delle Regioni, e per dare ai lavoratori interessati e ai loro enti a supporto alle loro attività informazioni sempre più mirate, per le domande e ai decreti di cassa integrazione in deroga per le imprese plurilocalizzate, l’Inps ha previsto una nuova funzione nell’applicazione internet di invio telematico domande di Cassa Integrazione in deroga.
Anticipazione CIG in deroga – Settore Appalti di pulizie nelle scuole
L’Inps rende noto, attraverso il suo messaggio n. 15831 dello scorso 3 agosto 2011, la definizione, in sede governativa, del verbale di accordo per il settore Appalti di pulizie nelle scuole lo scorso 12 luglio 2011.
Per gli effetti di questi accordo si è deciso di ricorrere ad un periodo di cassa integrazione guadagni in deroga a zero ore senza rotazione, per il periodo decorrente dal 1 luglio 2011 al 3 settembre 2011, per un numero complessivo di 12.474 lavoratori a favore delle aziende del settore in indicate al punto 1 del Verbale di accordodel 12 luglio 2011 e analiticamente descritte nei prospetti allegati.
Ammortizzatori sociali, la deroga per la regione Liguria
Interessante novità in fatto di ammortizzatori sociali in deroga; in effetti, è stato sottoscritto l’8 agosto scorso con la regione Liguria l’intesa per gli ammortizzatori sociali su cassa integrazione in deroga per il 2011.
In base all’accordo possono beneficiare del trattamento i lavoratori che abbiano subito un licenziamento collettivo, plurimo o individuale per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro a condizione che siano esclusi dal diritto all’indennità di mobilità o siano in condizione di esaurimento delle tutele previste dalle norme vigenti.
Inps, anche per il 2011 l’incentivo al reimpiego
Ottime notizie per chi ha la necessità di sfruttare gli incentivi messi a disposizione dell’Inps al fine di svolgere nuovi rapporti di lavoro in forma autonoma o cooperativa.
In effetti, il maggiore istituto previdenziale con il messaggio n. 13888 del 4 luglio 2011 ha deciso di comunicare che l’incentivo al reimpiego, stabilito negli anni scorsi, di nuovi rapporti di lavoro in forma autonoma o in cooperativa, per i lavoratori destinatari di trattamento di sostegno al reddito (cassa integrazione in deroga e similari), è prorogato per tutto il 2011.
Accordo stato-regioni per ammortizzatori in deroga
Il ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota del 20 aprile 2011 rende noto che è stato firmato l’Accordo Stato-Regioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per gli anni 2011 e 2012.
L’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga era già in vigore per gli anni 2009 e 2010. Il Governo ha confermato lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità di 1 miliardo di euro a cui si aggiungono 600 milioni di residui del biennio precedente.
Le Regioni concorrono con la parte non utilizzata dello stanziamento di 2.2 miliardi di euro, fino al suo esaurimento. L’accordo prevede una sezione specifica dedicata alle misure da attuare per un ricollocamento dei lavoratori al fine proprio di evitare il formarsi di disoccupazione.