Il messaggio Inps 18 dicembre 2012 n. 20803 ha confermato che i contratti a progetto con contratto concluso entro il 31 dicembre 2012 per fine lavoro possono chiedere l’una tantum anche nel 2013, se in possesso dei requisiti previsti, di cui parleremo di seguito. Le modalità operative indicate dall’Inps per la presentazione della domanda.
contratti a progetto
Indennità una tantum per i lavoratori co.co.pro. senza lavoro
Il messaggio Inps n. 20803 del 18 dicembre 2012 ha confermato che per i contratti a progetto ultimati alla data del 31 dicembre 2012 è possibile richiedere l’una tantum co.co.pro. in caso di perdita del lavoro e disoccupazione. Pertanto, anche nel 2012 e nel 2013 i collaboratori a progetto possono ricevere fino a 4.000 euro di indennità una tantum prevista dall’Inps.
Contratti a progetto dopo la Riforma: chiarimenti del Ministero
Il Ministero del Lavoro, con la circolare n. 29/11 dicembre 2012, ha chiarito i nuovi requisiti dei contratti a progetto, introdotti dalla Riforma del Lavoro e sintetizzabili in poche parole: la genuinità delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto, dal risultato finale alla specificità. Requisiti da rispettare, pena una sanzione per il committente: la trasformazione in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Incentivi assunzione giovanile e femminile entro il 31 marzo 2013
Incentivi previsti per i datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a progetto.
Come scoprire i contratti a progetto fraudolenti
L’uso e l’abuso dei contratti a progetto è largamente diffusa nel nostro territorio. Eppure (o, forse, proprio a causa di ciò), dietro questa regolazione di rapporto di lavoro si celano diverse incongruenze legate ad attività fraudolente che comprendono l’evasione e lo sfruttamento dell’ignaro dipendente.
Introdotto nel 2003 con la Legge Biagi, il contratto di lavoro a progetto è stato a lungo utilizzato come se, sostanzialmente, si trattasse di un rapporto di lavoro subordinato, al fine di eludere le normative vigenti. Ma cosa è, in realtà, il contratto a progetto? E in che modo è possibile aggirare la normativa fiscale attraverso tale forma contrattuale?