L’INPS con circolare del 25 febbraio 2011 n. 44 rende noto che in data 15 novembre 2010 è stata sottoscritta una convenzione, con validità triennale decorrente dalla data di sottoscrizione, tra INPS stesso e l’ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato (c.d. EBARTIGIANATO), per la riscossione dei contributi previsti dal CCNL sottoscritto il 3 giugno 2010 del settore metalmeccanico ed affini artigiani, e destinati al finanziamento dell’ente bilaterale stesso.
contributi
Indennità risarcitoria per contratti a termine illegittimi
L’INPS con una circolare riassuntiva degli aspetti contributivi per 2011 (circolare n. 40 del 22 febbraio 2011) si è pronunciato anche sull’indennità risarcitoria omnicomprensiva, stabilita dal giudice in sede di conversione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.
La legge 4 novembre 2010, n. 183 (cosiddetto “collegato lavoro”) ha introdotto modifiche anche su talune disposizioni inerenti i contratti di lavoro a tempo determinato.
In particolare, la previsione contenuta nella seconda parte dell’articolo 32, con la ridefinisce i criteri di determinazione della misura del risarcimento del danno, nei casi in cui il giudice stabilisca la conversione a tempo indeterminato di contratti a termine costituti in violazione dei requisiti formali o sostanziali stabiliti dalla legge (Dlgs. n. 368/2001 e successive modifiche e integrazioni).
Istruzioni per il riconoscimento dell’evidente funzione sociale
Il Ministero del Lavoro, con circolare dell’18 febbraio 2011 n. 6, ha reso noto i criteri e le modalità per il riconoscimento degli enti ed associazioni di promozione sociale che svolgono attività di evidente funzione sociale.
Lo Stato concede contributi agli enti e associazioni a carattere nazionale che, secondo le finalità statutarie, si prefiggono lo scopo di promuovere l’attuazione di diritti costituzionali relativi all’uguaglianza di dignità e di opportunità e di rimuovere ogni forma di discriminazione nei confronti dei cittadini in condizione di marginalità sociale (art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 476/1987).
La concessione del suddetto contributo è condizionata al possesso da parte degli enti e delle associazioni del requisito di svolgere attività a livello nazionale ed avere sedi presenti e operanti da oltre tre anni in almeno dieci regioni.
Inps, i nuovi importi per il 2011
L’Inps, attraverso la circolare n. 34 del 10 febbraio 2011, ha stabilito i nuovi importi contributivi per artigiani e commercianti e come precisato i relativi versamenti dovranno essere effettuati tramite i modelli di pagamento unificato F24, alle scadenze del 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2011 e 16 febbraio 2012, per quanto riguarda le quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito.
I contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2010 e primo e secondo acconto 2011, dovranno essere versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sulle persone fisiche.
Per i coadiuvanti e i coadiutori di età inferiori a ventuno anni continuano ad applicarsi le agevolazioni stabilite dall’articolo 1 della legge 2 agosto 1990, n. 233.
Inpdap, in arrivo il nuovo regolamento
L’Inpdap ha predisposto un nuovo regolamento, determinazione presidenziale 262 del 2010, che prevede importanti innovazioni in materia di omissioni e/o evasioni contributive con sanzioni civili ridotte fino alla misura degli interessi legali.
Il nuovo regolamento pone in essere una nuova disciplina sulle sanzioni a carico dei datori di lavoro non in regola con le dichiarazioni e versamenti contributivi; in effetti, con il nuovo criterio adottato, è possibile, in alcuni casi, sanare la propria posizioni versando delle sanzioni inferiori rispetto alle misure attuali.
Spagna, in pensione a 67 anni
Il governo socialista di Jose Luis Zapatero ha varato forse la più importante riforma sul sistema previdenziale spagnolo che innalza l’età della pensione dagli attuali 65 anni ai futuri 67.
L’annuncio arriva da Rubalcaba sulla base dell’accordo raggiunto con i sindacati, anche se occorre aspettare il voto del Parlamento.
Il governo di Zapatero è relativamente tranquillo; in effetti, il Psoe dispone di una maggioranza sicura che vede la partecipazione dei nazionalisti baschi, catalani e delle Canarie, e potrebbe contare almeno sull’astensione anche del Partido Popular, il cui leader Mariano Rajoy si è detto pronto al dialogo.
Il nuovo sistema prevede lo spostamento progressivo, 65 a 67 anni, dell’età del pensionamento al 2027, e da 15 a 25 anni il periodo per il calcolo della pensione.
Dote Scuola Regione Lombardia per le famiglie
La Regione Lombardia, tenendo conto dei tagli che sono stati imposti al livello di Governo centrale con l’ultima manovra finanziaria, ha messo a punto una revisione della Dote Scuola 2011-12, quella che sarà assegnata alle famiglie aventi i requisiti a partire dal prossimo anno scolastico, mentre nulla cambia per gli aiuti alle famiglie concessi dalla Regione a valere sull’anno scolastico 2010-2011, ovverosia su quello in corso. Sulla Dote Scuola 2011-12 sono stati rivisti i criteri di accesso alla misura tendendo conto e tutelando le fasce più deboli, mentre qualche sacrificio sarà richiesto al riguardo dalle famiglie con un reddito più elevato. Nel dettaglio, quest’anno il buono scuola, concesso a ben 67 mila studenti, prevedeva un limite di reddito per l’accesso alla misura pari a poco più di 46 mila euro, mentre per il prossimo anno scolastico il limite scende a 30 mila euro.
Inps, come calcolare la pensione
L’inps non fornisce più la possibilità di calcolare la pensione direttamente presso il sito dell’Istituto attraverso il servizio online al servizio del cittadino sfruttando il PIN a suo tempo richiesto.
Stando alle motivazioni espresse, il servizio presentava delle grosse anomalie, o meglio secondo l’Inps
il servizio è stato cancellato, poichè forniva informazioni non corrette.
Al fine di evitare inutili disguidi con l’utenza, il servizio non verrà, al momento, ripristinato.
Ora, l’Inps propone un nuovo servizio chiamato Calcolo della Retribuzione Media Pensionabile.
Inpgi, respinte le proposte della gestione separata
I Ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno respinto con parere sfavorevole all’approvazione, le due delibere approvate dal Comitato amministratore della Gestione separata del 18 marzo 2010 in merito all’esenzione per i redditi fino a 3000 euro e la restituzione dei contributi a 65 anni per gli iscritti.
Le due proposte approvate dall’organismo di categoria riguardavano l’esenzione dall’obbligo di versare i contributi all’Inpgi 2 per i giornalisti liberi professionisti con o senza partita Iva che, nell’esercizio di attività giornalistica autonoma, percepissero un reddito annuo inferiore a 3.000 euro e l’ampliamento dei casi in cui attualmente è possibile la restituzione dei contributi una volta compiuti i 65 anni di età.
Inps, da subito esecutivo l’avviso di addebito
L’Inps, attraverso la circolare n. 168 del 30 dicembre 2010, ha stabilito che, dal primo gennaio del 2011, entrerà in vigore il nuovo sistema di recupero dei crediti contributivi attraverso la notifica al contribuente di un avviso di addebito con immediato valore di titolo esecutivo.
Secondo le valutazioni dell’Inps, il nuovo sistema sarà più tempestivo e permetterà di ottenere i crediti non versati per lavoratori in ottemperanza al decreto legge del 31 maggio 2010 n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n. 122 (meglio conosciuta come manovra correttiva alla legge finanziaria) ad opera del Parlamento.
L’Inps precisa che continuerà ad avvalersi della facoltà, prima di emettere l’avviso di addebito, di richiedere il pagamento al debitore mediante un avviso bonario.
Inps, assegno o pensione sociale?
L’assegno sociale ha sostituito dal 1996 la pensione sociale fino ad allora prevista ed è corrisposta dall’Inps a chi raggiunge i 65 anni di età e si trova in condizioni economiche disagiate e che rientrino in determinate fasce di reddito.
L’assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi.
Per ottenere l’assegno sociale è necessario aver compiuto il 65° anni di età e che siano cittadini italiani.
Il nostro legislatore ha previsto l’equiparazione ai cittadini italiani i rifugiati politici, i cittadini dell’Unione Europea e gli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o della vecchia carta di soggiorno.
Inps, precisazioni in materia di riscatto
Il maggiore istituto previdenziale italiano ha deciso di intervenire su una importante e delicata materia che coinvolge i lavoratori che hanno in corso situazioni di riscatto previdenziale.
In effetti, possono esserci periodi nella vita del lavoratore per i quali non esiste l’obbligo di versare i contributi. La legge però offre la possibilità di riscattare questi periodi, consentendo di raggiungere o migliorare il trattamento pensionistico.
A questo proposito sono riscattabili, per esempio, i periodi di studio e formazione, i periodi di lavoro svolto all’estero e i periodi di astensione per maternità e paternità.
L’Inps, con messaggio n. 31936 del 17 dicembre del 2010, precisa che sono state modificate alcune disposizioni in materia di riscatto, ovvero l’istituto previdenziale dispone l’aumento del numero di rate pagate in ritardo che possano essere oggetto di accettazione così come previsto dalla circolare 142 del 22 giugno 1993.
Inps, l’assegno ordinario di invalidità
Il nostro sistema previdenziale garantisce una tutela ai lavoratori affetti da minorazioni e da infermità fisica e mentale che determinano una riduzione permanente della capacità lavorativa.
Il nostro maggiore istituto previdenziale privato, l’Inps, ha definito ed eroga a proposito l’assegno ordinario di invalidità.
Una volta fatta la domanda l’interessato deve essere convocato per la visita medica dall’apposita commissione Inps.
La visita dovrà certificare lo stato invalidante; in effetti, l’infermità, fisica o mentale, deve essere non inferiore al 66%.
Il giudizio, però, non è solo medico poiché deve tenere conto di fattori soggettivi come la specifica esperienza professionale maturata in modo da considerare anche i riflessi della menomazione sull’attività svolta.
Il lavoro e l’Europa, la discriminazione del part-time ciclico
Torniamo sull’argomento sanzionato dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea che ha richiamato il nostra Paese a rimuovere la discriminazione sulla disciplina previdenziale adottato dal nostro sistema previdenziale.
La Direttiva CE n. 97/81 mira ad estendere il diritto al lavoro part time come strumento che permetta di realizzare un mercato interno in linea con un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nella Comunità europea. L’obiettivo si realizza attraverso un sistema regolatorio delle forme di lavoro diverse dal lavoro a tempo indeterminato, come il lavoro a tempo determinato, il lavoro a tempo parziale, il lavoro temporaneo e quello di tipo stagionale.
La Direttiva intende sollecitare misure che facilitino l’accesso al tempo parziale per uomini e donne che si preparano alla pensione e che vogliono conciliare vita professionale e familiare e approfittare delle possibilità di istruzione e formazione per migliorare le loro competenze e le loro carriere, nell’interesse reciproco di datori di lavoro e lavoratori e secondo modalità che favoriscano lo sviluppo delle imprese.
In base a queste considerazioni devono essere rimosse ogni norma dei singoli Stati che non sono in linea con la Direttiva in oggetto.