Imprenditoria giovanile: tra poche settimane nuovo bando in Toscana

Anche poche settimane e in Toscana verrà pubblicato un nuovo bando per favorire l’imprenditoria giovanile. A comunicarlo è stato, negli scorsi giorni, l’assessore alle attività produttive Gianfranco simoncini, che ha presentato la nuova normativa relativa alla contribuzione allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile.

La nuova legge andrà a poggiare le proprie fondamenta sugli accordi siglati tra la Regione e le banche – ricorda l’assessore – all’interno del progetto GiovaniSì, che a sua volta cerca di puntare l’opportuna attenzione sull’autonomia professionale, sulla formazione e sull’occupazione. Una legge che stanzia una dotazione iniziale di 12 milioni di euro (in gestione da FidiToscana) con possibilità di accoglimento delle domande di accesso ai contributi già a partire dal 15 dicembre.

La pensione futura, il contributivo pro-rata

È da tempo che se ne discute ma con la nomina della professoressa di Economia Politica all’Università di Torino, Elsa Fornero, e coordinatrice del Cerp, ovvero del Centro per le ricerche sulle pensioni e le politiche del welfare, l’idea sta prendendo corpo. Già in precedenza, in una intervista al Messaggero del 25 ottobre 2011, ha espresso le sue valutazioni sull’andamento della spesa previdenziale ipotizzando il contributivo pro-rata per tutti già dal primo gennaio del 2012 insieme all’innalzamento dell’età minima a 63 anni.

Contributi imprese per la stabilizzazione dei giovani lavoratori

La Camera di Commercio di Teramo ha lanciato un nuovo bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto che saranno destinati alle imprese per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti più giovani. Un obiettivo molto importante, che cerca in tal modo di rafforzare e stimolare l’occupazione giovanile nell’area di competenza, permettendo alle imprese di poter sviluppare al proprio interno delle professionalità importanti.

Il regolamento del bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto per un totale di 300 mila euro. In particolare, il contributo a fondo perduto di 4.000 euro per singola impresa, per tre diverse finalità: trasformare i contratti di lavoro dei giovani lavoratori under 30 da tempo determinato a tempo indeterminato e pieno; assumere a tempo indeterminato i giovani lavoratori già presenti in azienda con contratti di somministrazione o co.co.pro.; qualificare i giovani apprendisti in lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato e pieno.

Contributi per le assunzioni nel settore dell’artigianato

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta promuovendo un programma inquadrato all’interno dei PON Fondo Sociale Europeo 2007 – 2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”, con l’obiettivo di incentivare le piccole e le medie imprese a procedere nel compimento di assunzioni di giovani lavoratori, rinvigorendo uno dei settori – quello artigiano – più importanti per il tessuto imprenditoriale italiano.

In particolare, il programma promosso dal Ministero desidera promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, incrementando così la popolazione occupata di giovani all’interno del mercato del lavoro italiano, e più specificatamente nel settore artigiano.

Contributi pesca, le sovvenzioni per la Sardegna e il Veneto

Andiamo oggi ad affrontare, pur brevemente, il discorso inerenti i contributi per il settore della pesca in due delle Regioni italiane che di tale risorsa fanno tra i propri principali business. Sia in Sardegna che nel Veneto, infatti, sono disponibili alcune linee di sovvenzione che gli operatori del settore potranno trovare certamente di grande utilità, soprattutto per quanto riguarda i giovani imprenditori che non desiderano lasciare questo settore primario estremamente importante.

Sul sito della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), infatti, è ancora possibile consultare la determinazione del 2 settembre 2011, n. 20909, che prevede l’accesso ai contributi del Fondo Europeo per la Pesca, fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

Inps, nuovo servizio online per il lavoro domestico

L’Inps continua nel suo percorso di offerta di nuovi servizi online allo scopo di agevolare il suo rapporto con l’utenza insieme ad una riduzione di costi. In effetti, con il messaggio n. 21009 del 7 novembre 2011, l’Istituto previdenziale ha deciso di offrire la consultazione dell’estratto contributivo relativo ai rapporti di lavoro di tipo domestico.

Come al solito il nuovo servizio è disponibile sul sito internet dell’Istituto all’utenza abilitata mediante il PIN di autenticazione. Secondo le informazioni offerte dall’Ente per accedere al servizio è necessario accedere alla sezione Servizi Online attraverso il seguente percorso: “Al servizio del cittadino – Autenticazione con PIN/Autenticazione con CNS – Servizi rapporto di lavoro domestico – Estratto contributivo”.

Lavoro e famiglia, contributi per migliorare il rapporto professionale

Più volte sul nostro blog dedicato al mondo delle professioni abbiamo avuto modo di parlare dell’importanza di poter sfruttare sinergicamente il mondo personale e familiare, con quello del lavoro. Conciliare l’ambiente professionale con quello familiare è certamente una delle chiavi di successo dell’azienda, ed è per tale motivo che anche all’interno del nostro Paese le iniziative di predisposizione di asili aziendali, e similari, si stanno moltiplicando con successo.

Leggiamo pertanto con interesse che in Umbria si è scelto di rifinanziare la legge per agevolare la conciliazione tra famiglia e lavoro, attraverso contributi a fondo perduto che andranno a rendere beneficiarie tutte quelle imprese che, al fine di facilitare la relazione sussistente tra il proprio dipendente, la famiglia di riferimento, e il luogo di lavoro, presenteranno progetti di flessibilità di varia natura.

Inail, agli artigiani premi ridotti del 7%

Il presidente dell’Inail, Marco Fabio Sartori, ha deciso di adottare una linea premiante a favore delle aziende artigiane in regola con i versamenti e con il Testo Unico in fatto di sicurezza e che, fatto non trascurabile, non hanno registrati infortuni nel biennio 2009-2010.

In effetti, per Sartoni la nuova linea rappresenta un radicale intervento in materia di sicurezza tanto che

La diminuzione dei premi non è solo un’ottemperanza alla normativa, ma un intervento radicale in materia di sicurezza. Un intervento che si inserisce pienamente nel nuovo ruolo assegnato all’INAIL e che, ancora prima, trova un strumento di attuazione nel piano industriale predisposto nei primi mesi del mio mandato. Stiamo, cioè, lasciandoci alle spalle una visione prettamente punitiva che vedeva nell’Istituto una sorta di controllore sempre pronto a notificare sanzioni e che ci cuciva addosso un vestito negativo e limitativo. Al contrario, vogliamo essere un punto di riferimento per il sistema lavoro nel suo complesso

Cassazione, la responsabilità del consulente

La Corte di Cassazione, Sez. Terza Civ., con sentenza n. 21700 del 20 ottobre 2011 ha stabilito un’interessante principio, ossia il professionista non può essere considerato responsabile della consulenza sbagliata qualora risulti derivata da un’interpretazione normativa confusa.

In effetti, la Corte di Cassazione è giunta a questo principio di diritto secondo il quale la limitazione della responsabilità professionale del professionista ai soli casi di dolo o colpa grave a norma dell’art. 2236 codice civile si applica nelle sole ipotesi che presentino problemi tecnici di particolare difficoltà.

Contributi per reti di imprese in Lombardia

In Lombardia si stanno aprendo nuove interessanti opzioni per quelle imprese che vogliono fare “squadra”. Un nuovo bando sta infatti per rendere beneficiarie le micro imprese e le piccole e medie imprese già unite fra loro o che creano una nuova aggregazione, per quanto concerne i settori relativi all’artigianato, all’industria, e alla cooperazione e, in alcune ipotesi, anche quelle relative all’ampio comparto dell’erogazione dei servizi.

Le forme di aggregazione ammesse per l’ottenimento dei contributi sono relative alle più note forme giuridiche di ATI, GCP e contratto di rete, e prevede la possibilità di poter ottenere il rimborso delle spese che riguardano la condivisione e la correlazione di tutte quelle attività delle imprese partecipanti al processo di aggregazione, a patto che possano garantire il mantenimento del requisito della stabilità.

Cassa integrazione in deroga, convenzione Inps e Regione Toscana

L’Inps, con messaggio n. 18805 dello scorso 4 ottobre 2011, informa che è stata sottoscritta una nuova convenzione con la Regione Toscana in materia di in cassa integrazione in deroga con due interessanti novità a riguardo: per prima cosa le domande presentate dalle aziende alla Regione Toscana a partire dal 18 ottobre 2011 saranno autorizzate prevedendo quale unica modalità di erogazione il pagamento diretto, escludendo quindi la possibilità per l’azienda di richiedere il pagamento a conguaglio e, come seconda novità, dalla stessa data le aziende potranno trasmettere all’Inps i modelli SR41 per le domande a pagamento diretto (già autorizzate dalla Regione o di nuova autorizzazione) esclusivamente attraverso il canale telematico.

La maggiorazione contributiva, il caso dei militari

Il nostro ordinamento prevede che, in alcuni casi, l’effettuazione di attività lavorative particolari comporta una copertura assicurativa potenziata: il contributo previdenziale corrispondente a tali periodi, che sarebbe spettato in condizioni normali, viene moltiplicato per determinati coefficienti di maggiorazione.

Dal 1° gennaio 1998 il complesso dei periodi contributivi dovuti a maggiorazione di qualsiasi tipo per “particolari attività professionali” non può superare il limite di 5 anni, fermo rimanendo il diritto ai periodi di maggiorazione già maturati a tale data che, se di durata oltre i 5 anni, rimangono cristallizzati e non possono crescere ulteriormente (art. 59, comma 1, lettera a, della legge 449/97).

Il contributo figurativo per la donazione di sangue

 I contributi figurativi sono contributivi accreditati in assenza di effettivi versamenti e a precise condizioni.

Il lavoratore ha diritto all’accredito dei contributi nella propria posizione individuale per coprire dal punto di vista contributivo periodi completamente scoperti di contribuzione senza che risultino accreditate settimane per attività lavorativa soggetta a contribuzione obbligatoria. Non solo, è anche possibile integrare un periodo durante il quale si è verificato un particolare evento o è stata corrisposta una retribuzione ridotta.

In particolare, il lavoratore, autonomo o dipendente, ha diritto all’accredito dei contributi quando non ha potuto prestare la propria attività lavorativa o che ha percepito un’indennità a carico dell’Inps e il datore di lavoro non ha versato i contributi non dovendo erogare alcuna retribuzione.

Inps, sisma Abruzzo e recupero dei contributi

L’Inps, con messaggio del 9 settembre 2011 n. 17511, in relazione all’evento sismico verificatosi in Abruzzo in data 6 aprile 2009, ha illustrato con circolare n. 117 del 17 agosto 2010, le modalità di recupero dei contributi oggetto di sospensione, in conformità a quanto stabilito dall’art. 39, commi 3-bis e 3-quater del Decreto legge n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010.

L’Inps ricorda che la legge n. 122/2010 ha disposto che il recupero dei contributi relativi al periodo aprile 2009 – dicembre 2010 avvenga tramite versamento di 120 rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio 2011, mentre con il decreto milleproroghe del dicembre 2010 convertito nella legge del 26 febbraio 2011 n. 10 ha sospeso la riscossione delle rate in scadenza tra il mese di gennaio 2011 ed il mese di ottobre 2011, rinviando la disciplina della ripresa della riscossione delle rate non versate ad un apposito decreto.