Il ruolo dei soci lavoratori nella cooperativa

 Interessante interpello presentato dall’Associazione Generale Cooperative italiane, della Confcooperative e della Legacoop, in merito alla possibilità che il regolamento interno, approvato dall’assemblea di una cooperativa ex art. 6, L. n. 142/2001, contempli l’istituto della sospensione del rapporto di lavoro con i soci lavoratori.

I contributi Inps 2012 dei pescatori autonomi

 L’Inps, nella circolare n. 60 del 3 maggio 2012, informa che il contributo mensile dovuto dai pescatori autonomi è commisurato al salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa, ed è soggetto ad adeguamento annuale. Il nostro Istituto previdenziale, nella predetta circolare, riporta la retribuzione convenzionale e l’aliquota contributiva in base alle quali calcolare i contributi dovuti per l’anno 2012, e ulteriori informazioni sullo sgravio contributivo previsto per l’anno in corso e sulle modalità di versamento dei contributi.

Infatti, per l’Inps i lavoratori autonomi che svolgono l’attività di pesca, anche quando non siano associati in cooperativa, sono soggetti alla legge 13 marzo 1958, n. 250 e sono tenuti a versare all’Istituto un contributo mensile, soggetto ad adeguamento annuale, commisurato alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.

Più professionisti in società

 È in Gazzetta ufficiale la Legge n. 27 del 24 marzo 2012 recante la conversione del cosiddetto “decreto liberalizzazioni” approvato con il Decreto Legge n. 1/2012 per introdurre interventi urgenti in materia di concorrenza, sviluppo delle infrastrutture e competitività. Tra le numerose modifiche apportate al testo originario del decreto, la legge di conversione introduce alcuni correttivi alla disciplina della “società tra professionisti”.

Ricordiamo che la disciplina delle “società tra professionisti” è stata introdotta con l’articolo 10 della legge n. 183/2011, ovvero la “Legge di stabilità 2012”, e prevede alcune norme speciali per regolare l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico facendo ricorso ad una delle forme societarie disciplinate dai Titoli V e VI, del Libro V del Codice Civile (società e società cooperative).

La riduzione dell’orario di lavoro nelle cooperative di produzione e lavoro

 La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva ha fornito un chiarimento in merito alla stabilità dell’orario di lavoro dei soci di cooperative di produzione e lavoro a fronte di una specifica richiesta ad un quesito della Direzione Territoriale del Lavoro di Piacenza.

Secondo l’autorevole parere si precisa che, in linea con la materia civilistica in materia di obbligazioni contrattuali, ogni riduzione dell’orario di lavoro al di sotto della soglia minima prevista dalla contrattazione collettiva ha la necessità di un apposito accordo sindacale e ogni decisione unilaterale del datore di lavoro danno luogo ad una fattispecie impropria di lavoro a chiamata con evidenti ripercussioni nei confronti dei lavoratori.

Non solo, il Ministero del Lavoro precisa anche che, nello specifico, occorre anche riferirsi all’articolo 1 della legge n. 142/2001: il socio lavoratore, oltre ad un rapporto associativo che pone in essere con la cooperativa, instaura anche un rapporto di lavoro di tipo subordinato o autonoma non occasionale.

In scadenza le domande di evidente funzione sociale del Ministero del Lavoro

È stato stabilito il termine ultimo del 31 gennaio 2012 per la presentazione delle domande per il riconoscimento, in favore degli enti ed associazioni di promozione sociale, di svolgere attività di evidente funzione sociale. I criteri e le modalità per il rilascio degli attestati in oggetto sono disciplinati, a partire dall’anno 2011, dalla Circolare n. 6 del 18 febbraio 2011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ministero del lavoro, pronti i dati sull’emarginazione in Italia

 Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha concluso la prima fase dell’indagine sull’emarginazione nel nostro Paese svolta insieme all’Istat , alla Caritas e alla Fio.psd. Il Ministero si propone di inquadrare lo status e i profili delle persone senza dimora presenti in Italia e le loro principali dinamiche di utilizzo del territorio al fine di definire delle politiche sociali utili per una corretta gestione del fenomeno.

L’indagine ha rilevato che l’erogazione dei servizi da parte di organizzazioni private (con o senza finanziamento pubblico) raggiunge la maggior parte dell’utenza, variando tra il 70% osservato per i servizi di segretariato sociale e il 97% per i servizi di accoglienza diurna.

Agenzia delle Entrate, chiarimenti su mutualità e contratto di appalto

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 140/E del 28 ottobre 2010, offre alcuni chiarimenti in merito al requisito della mutualità prevalente in una società cooperativa di produzione e lavoro prevista dagli articoli 2512 e 2513 del codice civile qualora queste si avvalgano dell’opera di terzi, tramite contratti di  appalto, per lo svolgimento dell’attività sociale.

Si ricorda che in ordine all’individuazione del requisito della mutualità prevalente si osserva che  il primo comma dell’articolo 2513 codice civile alla lettera b), stabilisce che gli amministratori e i sindaci devono evidenziare contabilmente che il costo del lavoro dei soci è superiore al cinquanta per cento del totale del costo del lavoro di cui all’art. 2425, primo comma, punto B9 computate le altre  forme di lavoro inerenti lo scopo mutualistico.

L’indennità di mobilità e l’associazione in cooperativa

L’Inps, attraverso la sua circolare dello scorso 19 aprile 2011 n. 67 , ha deciso di fare chiarezza in merito alla compatibilità dell’indennità di mobilità con lavoro subordinato e autonomo. Il nostro Istituto previdenziale si è mostrato particolarmente favorevole sulla compatibilità dell’indennità di mobilità e con la relativa iscrizione nella lista di mobilità.

In effetti, l’Inps conferma così che il lavoratore collocato in mobilità che abbia titolo a percepire la relativa indennità e che voglia rioccuparsi associandosi in cooperativa può chiedere, ai sensi dell’art.7, comma 5, della legge n.223/1991 la corresponsione anticipata della prestazione di mobilità in un’unica soluzione.

Imprenditoria giovanile, in arrivo nuovi fondi

Novità interessanti, e soprattutto positive, in fatto di imprenditoria giovanile. Infatti, è stato pubblicato l’avviso pubblico finalizzato a sostenere progetti e iniziative sostenute da imprenditori con un’età inferiore ai 35 anni e, così come ha confermato la Cisl, l’iniziativa risulta collegato al fondo Mecenati istituito già da tempo dal Ministero della Gioventù che ha destinato all’iniziativa quasi 40 milioni di euro.

Secondo le finalità del fondo si prevede che vengano cofinanziati la nascita o l’avvio di nuove imprese oppure progetti di imprese già costituite soprattutto nei settori dell’eco-innovazione, delle arti e dei mestieri tradizionali con attenzione alla responsabilità sociale d’impresa e alla promozione dell’identità italiana ed europea.

Inps, chiarimenti sul presidente di cooperativa

L’Inps, con messaggio n. 12441 dell’8 giugno 2001, ha stabilito che può essere equiparabile a lavoratore dipendente il presidente di una cooperativa purché non svolga funzioni di tipo decisionali.

Secondo il nostro ordinamento le funzioni che il presidente di una cooperativa svolge non sono chiaramente definibili, se non espressamente indicato.

In effetti, secondo il disposto del decreto legislativo n. 6/2003, insieme all’articolo 2521 del codice civile, si precisa che una cooperativa è retta da uno specifico consiglio di amministrazione, così come prevede l’atto costitutivo e lo statuto approvato dall’assemblea.

Lavoro consorzi e cooperative: Sardegna, contributi alle attività produttive

 Via libera, nella Regione Sardegna, ai contributi destinati alle cooperative ed ai loro consorzi. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo che l’Assessorato del Lavoro ha provveduto a pubblicare il relativo Bando che permetterà alle cooperative ed ai loro consorzi di accedere agli stanziamenti per diverse finalità comunque tutte orientate a spese per gli investimenti. I termini per la presentazione delle domande, con compilazione da effettuare rigorosamente online, si aprono alle ore 10 di martedì 17 maggio per poi chiudersi alle ore 12 del 17 giugno del 2011; la domanda, da compilare su apposito form online, deve poi essere stampata ed inoltrata sempre entro il termine sopra indicato all’Assessorato del lavoro della Regione Sardegna. In base al piano di investimenti presentato, di importo pari a minimo 10 mila e massimi 60 mila euro, le cooperative e i loro consorzi rispettanti i requisiti di accesso al Bando possono ottenere l’erogazione di contributi in conto capitale.

Inserimento lavoratori svantaggiati, le cooperative sociali

L’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti disabili è sempre un argomento difficile da trattare, anche per la resistenza dei datori di lavoro che devono prevederne l’assunzione.

Le iniziative in questo senso sono moltiplice promosse da soggetti differenti.

Il legislatore, attraverso il decreto n. 276/2003, ha previsto una forma di sostegno prevedendo esplicitamente iniziative in questo senso.

Infatti, è previsto un beneficio normativo sul computo nell’aliquota complessiva dei disabili assunti dalle cooperative sociali.

Lavoro Piemonte: aiuti per l’occupazione di soggetti svantaggiati


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Nel periodo tra il prossimo mese di marzo, e quello di maggio 2010, nella Regione Piemonte saranno attivati dei Bandi finalizzati in particolare ad agevolare l’inserimento occupazionale delle persone che sul territorio risultano essere particolarmente svantaggiate nell’accesso al mercato del lavoro. A tal fine, l’Amministrazione regionale ha assegnato il finanziamento di tutta una serie di iniziative, con la finalità sopra citata, a Union.Etica, un’Associazione temporanea di scopo che è stata costituita dalla Unionfidi e dalla Banca Popolare Etica. In merito all’iniziativa sono state già definite le misure che saranno finanziabili attraverso l’emissione dei Bandi; tra queste, ci sarà il sostegno al lavoro a favore di quei soggetti comunemente definiti come “non bancabili”, ovverosia non aventi i necessari requisiti per poter accedere al credito attraverso le banche, e che quindi sono sostanzialmente esclusi di ogni possibilità di autoimpiego.

Volontariato e non profit: nasce Portale nazionale

 Su iniziativa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, è nato il Portale nazionale che si occupa del mondo del volontariato e non profit, con l’obiettivo di dare visibilità al Terzo settore che nel nostro Paese svolge un ruolo di fondamentale importanza. Il Portale, visitabile cliccando qui, punta nello specifico a svolgere una vera e propria attività di servizio che spazia dalle notizie sul mondo del volontariato e delle organizzazioni non lucrative, alla conoscenza delle possibilità e delle opportunità di finanziamento, e passando per la promozione di progetti ed iniziative. Non mancano poi le sezioni riguardanti i bandi, il glossario, la normative e le Guide per l’orientamento; ad esempio, in quest’ultima apposita sezione ci sono in questo momento due guide: una dedicata alla Costituzione ed al Terzo Settore, e l’altra, dal titolo Fondare un’APS: tutte le regole civili e fiscali, fornisce tutte le informazioni utili per tutti coloro che vogliono creare una Associazione di Promozione Sociale.