Per capire meglio come poter lavorare all’estero abbiamo intervistato Bernd Faas di Eurocultura. Si tratta di un’Associazione Culturale che fornisce informazioni per lo stage all’estero, per la ricerca del lavoro a tempo determinato e indeterminato all’estero (in particolare nei Paesi dell’Unione Europea), informazioni sullo studio universitario all’estero, su come fare volontariato all’estero e molto altro. Sono servizi riservati ai soci. Maggiori informazioni al sito di eurocultura.
crisi
Dublino e il lavoro
1) Nella capitale irlandese esiste un minimo salariale (che riguarda qualsiasi lavoro) di tutto rispetto che è di circa 8,50 euro. Inoltre, se in Italia una commessa guadagna 5 euro/h, a Dublino può arrivare a percepire anche 10-12 euro/h. Certo: è tutto rapportato al costo della vita che è molto più alto rispetto a quello che c’è da noi, ma si tratta comunque di una cifra più che raddoppiata.
2) Se volete andare in Irlanda per la lingua ma vorreste anche lavorare vengono stipulati dei contratti estivi (della durata di 3 mesi), di 6 mesi o di un anno. Per il discorso affitto in centro, la cifra non sembra discostarsi da quella che si potrebbe pagare vivendo a Roma (almeno stando ad alcune testimonianze di ragazze che hanno deciso di trasferirsi per un po’ di tempo nella capitale irlandese).
Il mondo del lavoro visto da Gi Group
Proseguiamo il nostro viaggio all’interno delle Agenzie per il Lavoro. Questa volta abbiamo intervistato Marta Marchetti, Responsabile selezione Gi Group, Filiale di Chivasso (To).
1) Gi Group si pone come intermediario fra le aziende e potenziali candidati. In che modo?
Gi Group è la più grande agenzia italiana per il lavoro e si pone come leader territoriale nell’intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro. Grazie alla ampia conoscenza del mercato di riferimento, alla rapidità e all’efficacia nell’esecuzione del servizio, si pone come importante interlocutore per chi cerca ed offre lavoro.
Film hard per la neo mamma che ha partorito 8 gemelli?
Vi ricordate quella mamma, Nadya Suleman ,che senza un reddito fisso ha partorito da poco 8 gemelli (bambini che si sono aggiunti agli altri 6 figli che già aveva)? Bene (anzi male…), leggendo tgcom abbiamo appreso che le sarebbe stato offerto un milione di dollari per partecipare ad un film. Che genere di film? Porno.
Un dirigente di una casa di produzione per adulti avrebbe detto
C’è un grandissimo interesse intorno a questa donna e noi vogliamo aiutarla a migliorare il suo conto in banca
Italia: un paese spaccato in due
Politici a parte, secondo voi gli, altri cosa pensando della crisi? Quelli che hanno un reddito fisso derivante ad esempio da una pensione o da altre entrate sono consapevoli della precarietà che c’è nel nostro paese?
I giovani che non riescono a trovare un lavoro, che restano a carico della propria famiglia per anni, che vivono sperando in un imminente cambiamento sono tantissimi: troppi per non fermarsi un attimo e riflettere.
Goodyear taglia 5000 posti di lavoro
Goodyear ha chiuso il 2008 con una perdita netta di 77 milioni di dollari, in forte peggioramento rispetto all’utile netto di 602 mln conseguiti nel 2007. Lo rende noto il
Il mondo politico e la grave crisi economica
Anche il mondo politico sembra essersi, finalmente, accorto della grave crisi che da mesi sta colpendo l’Italia.
Silvio Berlusconi in un servizio all’interno del Corriere afferma
Questa crisi ha dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la guardiamo con preoccupazione. Siamo convinti che questa crisi dipenda molto anche dai nostri comportamenti, ma è una crisi globale di cui realisticamente abbiamo sempre preso atto e lo facciamo ancora. Il governo e le Regioni hanno dato buona prova nell’affrontare la crisi dando risposte concrete e immediate a quanti più direttamente sono e potranno essere colpiti dalla crisi stessa.
Forse, per la prima volta ha messo da parte il suo tradizionale ottimismo.
I presupposti per un cambiamento sembrano esserci. Ma occorrono delle decisioni drastiche, immediate per fra fronte a questo grave momento. Basta parole, vogliamo fatti!
Costruzioni e auto: a rischio tanti posti di lavoro
Ancora posti di lavoro a rischio.
Si parla di trecententomila nel settore auto (di questi, sessantamila sarebbero di FIAT) su un totale di un milione di addetti e di duecentomila in quello delle costruzioni.
Il Ministro Scajola ha comunque assicurato che
entro 10 giorni arriverà un pacchetto di interventi per fronteggiare la crisi, che giorno dopo giorno sta assumendo contorni sempre più gravi.