La frazionabilità del congedo straordinario

 Il congedo straordinario è previsto all’articolo 4 della legge 8 marzo  2000 n. 53 e può essere richiesto dai  dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni, durante il quale il dipendente conserva il posto di lavoro, conseguendo un’indennità economica, per fornire assistenza  ai coniugi, ai genitori, anche adottivi, ai figli anche adottati, ed ai fratelli o sorelle, portatori di handicap  in condizioni di gravità riconosciuta ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 104/92.

Il congedo si può utilizzare per un periodo massimo di 24 mesi, in modo continuativo o frazionato; in realtà, gli enti previdenziali ammettono il frazionamento fino alla giornata intera, ma  non è ammesso il frazionamento ad ore.

Inail, la situazione sullo stress da lavoro correlato

L’Inail ha deciso di fare il punto della situazione sul rischio da stress correlato e agli strumenti operativi che l’Istituto mette a disposizione al fine di valutare la nuova problematica che ogni datore di lavoro deve adempiere.

Lo stress da lavoro correlato è oggi considerato un rischio che deve potere essere evidenziato, monitorato e gestito attraverso opportune strategie di prevenzione. Non solo, la nuova problematica è stata recepita dal Testo unico sulla sicurezza, ossia il decreto 81/2008, in seguito ad una valutazione nel quadro europeo con l’Accordo dell’8 ottobre 2004.

Infatti, per gli effetti dell’articolo 28 del Testo unico è il datore di lavoro che deve, predisponendo il documento di valutazione dei rischi, includere anche lo stress lavoro-correlato, che può causare disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale.

Cassazione, il licenziamento per giusta causa

 Durante lo scorso mese di marzo la Cassazione aveva emesso diverse sentenze in tema di licenziamento.

In particolare, la Cassazione, con la sentenza n, 6498 del 22 marzo 2011, ha affermato che ai fini del licenziamento per giusta causa (nella fattispecie un caso di un furto in azienda) non si applica il divieto di monitorare l’attività dei lavoratori attraverso impianti audiovisivi: in questo caso, il controllo serve necessariamente a tutelare il patrimonio aziendale.

Infatti, così come stabilisce lo Statuto dei lavoratori dove gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l’Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l’uso degli impianti.

Dalla Covip: parità di genere nella previdenza complementare

 La Covip ha fornito alcune disposizioni che mirano a chiarire alcuni aspetti sulla parità di trattamento di genere nelle forme pensionistiche complementari collettive; in effetti, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, COVIP, con la Deliberazione del 21 settembre 2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 29 settembre 2011, ha emesso alcune disposizioni in ordine alla parità di trattamento tra uomini e donne precisando che ai sensi dell’articolo 30-bis, comma 1, lett. a) e b) del decreto n. 198/2006 è vietata, con  riferimento alle forme pensionistiche complementari collettive, qualsiasi discriminazione diretta o indiretta tra uomini e donne per  quanto riguarda il campo di applicazione di tali forme, le relative condizioni di accesso, l’obbligo di versare i contributi e il calcolo degli stessi.

Germania, aumentano i precari nella locomotiva d’Europa

A breve ricorreranno i 21 anni della riunificazione tedesca e si stanno moltiplicano iniziative in questo senso. Il sindacato ha deciso di porre l’attenzione, attraverso diverse manifestazioni, sulla difficile situazione dei giovani tedeschi che, malgrado le potenzialità dell’economia tedesca, sono sempre più precari e non hanno una visione seria del proprio futuro.

L’Ig Metall ha cercato di dare voce ai giovani tedeschi che sono quelli più colpiti dall’attuale congettura economica tanto che, da più parti, si sono moltiplicate le manifestazioni per mettere in luce la loro situazione. Il sindacato tedesco, per voce di Detlef Wetzel, il presidente dell’Ig Metall ha osservato che

I politici e gli imprenditori ignorano da anni gli interessi delle nuove generazioni. Noi vogliamo lanciare un forte segnale affinchè la politica metta il tema giovani all’ordine del giorno

Cassazione, l’azione esecutiva sugli stipendi non pagati

Importante sentenza della Corte di Cassazione su un’annosa questione che sempre più è presente in un rapporto di lavoro di qualsiasi tipo. La Corte di Cassazione, attraverso la sentenza n. 19790/2011, ha posto in evidenza un interessante principio su cui devono attenersi i datori di lavoro che non adempiono al loro obbligo retributivo. In sostanza, la Suprema corte ha deciso che il pagamento in ritardo dello stipendio non può permette al datore di lavoro di trattenere le ritenute contributive che sarebbero state a carico del lavoratore. L’importante decisione è il frutto di un dibattimento tra un lavoratore di Teramo contro il suo datore di lavoro reo di non aver corrisposto la sua normale retribuzione con la conseguente azione risarcitoria del dipendente stesso.

Qualora si manifestassero gli estremi per un recupero forzoso allora l’azione intrapresa dal dipendente deve essere fatta sulla retribuzione lorda e non solo sulla parte effettivamente corrisposta in busta paga: in sostanza, il recupero deve essere comprensivo dei versamenti fiscali e di quelli previdenziali.

Inps, chiarimenti sull’indennità economica di malattia

L’Inps, attraverso la circolare n. 122 dello scorso 28 settembre 2011, ha reso noto alcuni chiarimenti sull’obbligo di versamento del contributo di finanziamento dell’indennità economica di malattia così come prevede . In sostanza, l’articolo 20, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2008,n. 133, come modificato dall’art. 18, comma 16, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni nella legge 15 luglio 2011, n. 111).

Pensione e lavoro, le proposte di Confindustria

 L’associazione dei datori di lavoro ha deciso di presentare il suo documento “Progetto delle imprese per l’Italia” con l’intento di offrire un serio contributo in un’ottica di rilancio dell’economia nazionale vista anche l’assenza di una seria politica economica e industriale.

Per Confindustria è necessario affrontare senza indugio cinque questioni di rilevanza nazionale: la spesa pubblica e la riforma delle pensioni, la riforma fiscale, le cessioni del patrimonio pubblico, le liberalizzazioni e le semplificazioni insieme al settore delle infrastrutture e dell’energia.

Il Fondo di solidarietà per il personale delle imprese assicuratrici

Il Fondo è nato lo scorso 21 gennaio 2011 con il decreto n. 33 quando che istituisce presso l’Inps il “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese assicuratrici”, con lo scopo di attuare interventi per il sostegno del reddito nei confronti dei lavoratori delle imprese cui si applica il contratto collettivo di settore.

Il Fondo è uno strumento importante che deve operare nell’ambito ed in connessione con i processi di ristrutturazione, di situazioni di crisi, di riorganizzazione aziendale, di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro e ha lo scopo di fornire alle imprese che applicano il contratto collettivo del settore delle assicurazioni uno strumento di supporto che permetta di favorire il mutamento ed il rinnovamento delle professionalità e realizzi politiche attive di sostegno del reddito e dell’occupazione.

Inail, nuovo chiarimento sui tirocini formativi

 L’Inail è ritornata a ribadire la sua posizione sul regime assicurativo dei tirocini formativi; in effetti, per l’ente di prevenzione, in base alla nota del 23 settembre 2011 n. 6295, il regime assicurativo dei tirocini formativi risulta confermato anche dopo le variazioni introdotte dal decreto legge n. 138/2011 e poi convertito in legge n. 148/2011.

La nota intende confermare la validità del premio che ogni soggetto promotore deve versare al nostro ente di prevenzione in campo infortunistico e sulla sicurezza sul lavoro.

Permesso di soggiorno e la responsabilità del datore di lavoro

La Corte di Cassazione è intervenuta in merito sulla responsabilità del datore di lavoro qualora assuma o utilizza personale extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno. In effetti, la Cassazione, I Sezione Penale, con sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, ha affermato che il datore di lavoro è penalmente responsabile se assume anche in buona fede un lavoratore straniero privo o non in regola con il permesso di soggiorno.

In sostanza, per la suprema corte, il datore di lavoro deve sempre verificare la regolarità del documento e non semplicemente fidarsi sulla parola di ciò che gli viene detto dal lavoratore, in quanto non potrà invocazione a sua discolpa la buona fede in caso di inesattezza o insussistenza delle affermazioni del cittadino extracomunitario.

Contratto a termine nello spettacolo

La materia dei contratti a termine, in modo particolare nel settore dello spettacolo, è un aspetto rilevante perché tanto che Confcommercio, attraverso una idonea istanza di interpello, ha chiesto al Ministero del lavoro sulla corretta interpretazione dell’art. 1, comma 1, D.Lgs. n. 368/2001.

Nello specifico, si chiede se sia consentito assumere personale con contratto di lavoro a tempo determinato per la realizzazione di un singolo spettacolo o di una serie di spettacoli, nell’ambito di una o più stagioni teatrali e/o liriche, ovvero se a tal fine sia necessaria una specifica previsione da parte della contrattazione collettiva di categoria.

Occorre ricordare che la materia è stata modificata dalla legge n. 247/2007 attuativa del Protocollo Welfare del 23 luglio 2007 nonché, più di recente, dalla legge n. 133/2008).

Il demansionamento al rientro per maternità

Il Ministero del lavoro ha risposto ad un interpello richiesto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro che ha avanzato richiesta di al fine di conoscere il parere della Direzione generale per l’Attività Ispettiva in merito ad un ipotesi di legittimo demansionamento (articolo 9, D.Lgs. n. 124/2004 ) di una lavoratrice e come si contempla con la previsione della conservazione del posto di lavoro al rientro dalla maternità, articolo 56, D.Lgs. n. 151/2001.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha chiesto precisazioni sulla corretta interpretazione del disposto presente all’art. 56 del D.Lgs. n. 151/2001, con riferimento alle modalità di esercizio del diritto della lavoratrice al rientro e alla conservazione del posto di lavoro successivamente alla fruizione del periodo di astensione per maternità.

In arrivo le visite mediche di controllo online

L’Inps, attraverso la sua circolare dello scorso 18 settembre n. 118, informa che dal primo ottobre sarà attivata, per i datori di lavoro, la nuova modalità telematica per la presentazione della richiesta di controllo medico per i propri dipendenti in malattia.

La presentazione della Richiesta visita medica di controllo dovrà essere effettuata sul sito dell’Istituto con accesso tramite PIN.

E’ previsto un periodo transitorio che terminerà il 30 novembre durante il quale resteranno attivi i canali tradizionali. Dal 1° dicembre 2011 il canale telematico diventerà esclusivo. Il servizio di richiesta, in modalità telematica, delle visite mediche di controllo nelle forme domiciliare e ambulatoriale è riservato ai datori di lavoro pubblici e privati che siano abilitati ad usufruire del canale telematico.