Ministero del lavoro, nuove regole per le comunicazioni

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con Decreto direttoriale n. 1546 del 16 marzo 2011, ha deciso alcune variazioni al sistema delle comunicazioni obbligatorie (COT) a cui i servizi informatici regionali dovranno adeguarsi.

Tra le modifiche apportate può essere opportuno ricordare il sistema “Unificato Lav” (in questo caso si dovrà essere fornita l’indicazione sull’alloggio del lavoratore straniero e l’impegno a pagare il rimpatrio), “Unificato Urg” (distinzione tra le Urg “ordinarie” e le comunicazioni del turismo) e “Unificato Somm”, ossia introduzione della data di inizio e fine della somministrazione.

In effetti, in base al decreto in esame, si comunica che i servizi informatici concernente le comunicazioni obbligatorie rese dai datori di lavoro in caso di instaurazioni, proroga, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro apportano gli aggiornamenti con le modalità tecniche e le regole conte nute negli allegati “Revisione 025” e “revizione 026”.

Manovra 2011, la liberalizzazione del collocamento

La recente manovra di luglio 2011 ha posto in essere diverse novità inclusa la liberalizzazione del collocamento; in effetti, in base alle novità introdotte  sono autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio o le università, pubbliche e private, e i consorzi universitari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio.

L’ingresso dei lavoratori stranieri per l’anno 2011

Mentre si sta discutendo sull’opportunità di esercitare il diritto di sciopero ai calciatori di serie A, anche per via della loro particolarità e dell’ingaggio che, di sicuro, non può essere paragonabile ad un lavoratore tradizionale, approfittiamo a porre in evidenza che per la prossima stagione agonistica è consentito l’ingresso nel nostro Paese di 1.395 atleti stranieri provenienti da Paesi non comunitari, da ripartire tra le varie federazioni sportive nazionali, per esercitare attività sportiva professionistica o retribuita. La società sportiva destinataria delle prestazioni dell’atleta devono richiedere la dichiarazione nominativa di assenso da parte del Coni, in sostituzione del nulla osta.

Inps, indennità di disoccupazione ai lavoratori dello spettacolo

L’Inps, con la circolare n. 105 del 5 agosto 2011, offre un quadro riepilogativo normativo relativo all’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali e con requisiti ridotti per i lavoratori dello spettacolo.

La decisione di offrire questo, diciamo così, momento di chiarimento è scaturita da approfondimenti seguiti alla sentenza della Corte di Cassazione in materia n. 12355/2010 e dal confronto con l’Enpals e con le parti sociali interessate, intende fornire indicazioni atte a superare eventuali residue incertezze sull’argomento trattato.

Trasferimento del lavoratore per ragioni tecniche, organizzative e produttive

La corte di Cassazione è di nuovo intervenuto a proposito del trasferimento di un lavoratore, sentenza n. 5099 del 2 marzo 2011, chiarendo che la decisione del datore di lavoro non deve presentare necessariamente i caratteri dell’inevitabilità, ma è solo sufficiente che il trasferimento rientri tra le possibili scelte imprenditoriali sul piano tecnico, organizzativo e produttivo: il giudice non deve sindacare le ragioni tecniche, organizzative e produttive che legittimano il trasferimento del lavoratore subordinato, ma semmai è necessario verificare e accertare che vi sia corrispondenza tra il provvedimento adotta dal datore di lavoro e le finalità tipiche dell’impresa, salvo, in ogni caso, il riconoscimento della specifica professionalità.

Accordo tra sindacati e Confindustria sulla malattia

Mentre dal prossimo 13 settembre 2011 la trasmissione on-line delle certificazioni di malattia diventarà la regola per dipendenti e medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, l’organizzazione sindacale dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno siglato un accordo sull’invio dei certificati di malattia.

In effetti, in virtù delle recenti modifiche al sistema previdenziale risulta necessario predisporre un coordinamento della disciplina contenuta nei vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro con le nuove modalità di rilascio e trasmissione dei certificati di malattia, tenuto conto che il periodo transitorio in cui è riconosciuta la possibilità per il datore di lavoro di chiedere ancora al lavoratore l’invio, secondo le modalità attualmente vigenti, della copia cartacea dell’attestazione di malattia che scadrà il 13 settembre.

Licenziare per scarso rendimento

La Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha espresso un parere che è stato da più pari ripreso, ovvero lo scarso rendimento è una violazione del dovere di diligenza del lavoratore che può configurare un’ipotesi di giustificato motivo soggettivo di licenziamento e esistono diverse norme e sentenze che legittimano il licenziamento del dipendente.

La fondazione ha ricordato che esistono diverse autorevoli pareri giuridici – Cassazione del 9 settembre 2003, n. 13194 in Mass. Giur. It., 2003, Cassazione 3 maggio 2003, n. 6747 in Mass. Giur. Lav., 2004, 6, 99 e Cassazione 23 febbraio 1996, n. 1421 in Mass. Giur. It., 1996 –  che sembrano avvalorare che lo  scarso  rendimento è  una violazione del dovere di diligenza del  lavoratore che può configurare un’ipotesi di giustificato motivo soggettivo di licenziamento.

Inail, la disabilità e il tesoro nascosto dell’Anmil

 Il reinserimento è, di certo, uno dei temi di maggiore impatto sociale perché permette, da una parte, allo Stato di recuperare il soggetto disabile nella pienezza del suo valore sociale e, dall’altra, la persona disabile può tornare ad essere utile in un contesto produttivo.

È da circa un mese che è stata predisposta la fase operativa del progetto “Tesori nascosti”, ossia “percorsi di ricerca e sviluppo delle competenze professionali e personali di infortunati sul lavoro”, realizzato dall’Anmil e finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Scenario dell’iniziativa quindici province (Milano, Brescia, Rovigo, Belluno, Gorizia, Siena, Grosseto, Viterbo, Ancona, Macerata, Teramo, Napoli, Benevento, Catanzaro e Vibo Valentia) già oggetto della fase di sperimentazione.

Lavoro settembre 2011? E’ il momento di inviare il cv

Scrivere un buon curriculum a volte non basta perchè occorre anche corredarla di una buona lettera di presentazione con l’obiettivo di mettere in risalto, non in maniera incisiva, le proprie capacità professionali, ma soprattutto quelle umane che per quel ruolo potrebbero essere utili. In effetti, la lettera deve, soprattutto, mettere in evidenza perché, tra tanti candidati, il futuro datore di lavoro dovrebbe scegliere proprio voi.

Già in passato avevamo messo in evidenza quali criteri e linee guida possono essere presi in considerazione per scrivere un buon curriculum professionale e lavorativo, e ora proviamo a dare alcuni suggerimenti su come andrebbe scritto una buona ed efficace lettera di presentazione.

Nuovo rinvio dei termini di pagamento delle imposte di produttività

In base alla circolare dell’Agenzia delle Entrate, circolare n. 36/E dello scorso 28 luglio 2011, è stato deciso di posticipare dal 1° agosto al 16 dicembre 2011, anche con riferimento ad eventuali rapporti di lavoro nel frattempo cessati, il termine per il versamento dell’importo dovuto per rimediare, senza applicazioni di sanzioni, alla non corretta applicazione della detassazione degli emolumenti relativi alla produttività aziendale.

Ricordiamo che questa decisione dell’Agenzia delle Entrate è relativa al sostituto d’imposta che ha attuato, nei mesi di gennaio e febbraio, la detassazione su voci variabili della retribuzione, in assenza di accordi o contratti collettivi di secondo livello precedenti alla decisione. In questo modo il sostituto di imposta dispone di più tempo per rimediare, senza applicazione di sanzioni, alla non corretta applicazione della imposta sostitutiva.

Arriva l’apprendista in affitto

La riforma dell’apprendistato, approvata alla fine di luglio 2011, ha apportato importanti novità nel segmento lavorativo degli apprendisti.

In effetti, la nuova disposizione non lascia dubbi tanto da risolvere un contenzioso durato anni: l’apprendista può lavorare come lavoratore somministrato, ossia è possibile, con il nuovo Testo Unico sull’apprendistato, l’assunzione da parte delle Agenzie per il lavoro di apprendisti e procedere in regime di somministrazione.

Ricordiamo che la somministrazione di lavoro, o di manodopera, consente ad un soggetto, definito utilizzatore, di rivolgersi ad un altro soggetto appositamente autorizzato, chiamato somministratore, per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore.

Cassazione, il tempo divisa si paga

 La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro del 31 gennaio 2011 n. 2135, ha equiparato il tempo di vestizione e vestizione come tempo di lavoro che deve essere, di conseguenza, normalmente retribuito.

Ossia, per la Suprema corte

Nel rapporto di lavoro subordinato, il tempo occorrente per indossare la divisa aziendale, ancorché relativo a fase preparatoria del rapporto, deve essere autonomamente retribuito ove la relativa prestazione, pur accessoria e strumentale rispetto alla prestazione lavorativa, debba essere eseguita nell’ambito della disciplina d’impresa e sia autonomamente esigibile dal datore di lavoro, il quale può rifiutare la prestazione finale in difetto di quella preparatoria

Riscattare i fondi pensione

 A volte, e in questo particolare periodo storico non è certo una rarità, il lavoratore può avere l’esigenza di attingere al suo fondo pensione per coprire proprie necessità o della sua famiglia: in questo caso si parla di riscatto della propria posizione contributiva.

In effetti, può succedere che il lavoratore che si trovi in mobilità possa richiedere ai gestori del fondo di riscattare, anche parzialmente, la posizione individuale maturata.

A questo proposito l’attuale normativa consente il riscatto per una misura pari al 50% del capitale accantonato e su questa quota deve essere operata, a cura di gestori del fondo, una trattenuta fiscale pari ad una incidenza che è messa in relazione al periodo di accantonamento della contribuzione. Per la precisione, si applica una trattenuta a titolo di imposta nella misura del 15% sulla contribuzione accantonata dopo l’anno 2006. Il gestore applica una riduzione dello 0,3% per ogni anno eccedente il 15esimo anno di partecipazione alla previdenza complementare con un massimo del 6%.

Tutela della salute e sicurezza negli ‘ambienti confinati’

Dal consiglio dei ministri un decreto per la tutela della salute e sicurezza negli ‘ambienti confinati’ che introduce misure di maggior tutela della salute e sicurezza dei lavoratori operanti in luoghi di lavoro nei quali vi siano rischi di sviluppo di sostanze altamente nocive o di gas, quali silos, cisterne, pozzi e simili (definiti anche come ambienti confinati).

Il provvedimento  è stato condiviso da Regioni e parti sociali quale misura necessaria a impedire il ripetersi di incidenti con connotati di particolare drammaticità e prevede che in tali contesti possano operare unicamente imprese e lavoratori in possesso di competenze professionali, formazione, informazione e addestramento adeguati al rischio delle attività da realizzare, oltre che a conoscenza delle procedure di sicurezza da applicare e in possesso di informazioni complete sui luoghi di lavoro.