Nella pubblica amministrazione, in particolare nel comparto scuola, l’Istituto delle 150 ore è una interessante opportunità per elevare il proprio livello di istruzione e concretizzare, così, nuove opportunità di lavoro.
diritto allo studio
Permessi per il diritto allo studio per la pubblica amministrazione
Le 150 ore, o i permessi retribuiti per il diritto allo studio, è quel particolare Istituto contrattuale utilizzabile per il soddisfacimento del proprio percorso scolastico riconosciuto dalla contratto collettivo di lavoro del 29 novembre 2007, articolo 4, e dal contratto integrativo regionale.
Novità sui dottorati di ricerca
Il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso la sua nota 10331 del 14 dicembre 2011, ha deciso di offrire alcuni chiarimenti a proposito della proroga del congedo straordinario per dottorato di
Lavoratore straniero, il permesso di studio
In materia di accesso all’istruzione universitaria, e di relativi interventi per il diritto allo studio, è assicurata la parità di trattamento tra lo straniero e il cittadino italiano.
Le università, nella loro autonomia e nei limiti delle loro disponibilità finanziarie, assumono iniziative volte al conseguimento degli obiettivi del documento programmatico, promuovendo l’accesso degli stranieri ai corsi universitari di cui all’articolo 1 della legge 19 novembre 1990 n. 341, tenendo conto degli orientamenti comunitari in materia, in particolare riguardo all’inserimento di una quota di studenti universitari stranieri, stipulando apposite intese con gli atenei stranieri per la mobilità studentesca, nonché organizzando attività di orientamento e di accoglienza.
Funzione Pubblica, il diritto allo studio
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, attraverso la circolare n. 12 del 7 ottobre 2011, ha fornito alcuni chiarimenti in merito ai permessi ed ai congedi per motivi di studio richiesti da parte del personale delle Pubbliche Amministrazioni. La disciplina, ricorda sempre il Dipartimento, dovrà sempre contemperare un equilibrio tra le esigenze amministrative ed il diritto allo studio.
Ricordiamo che esistono differenti istituti tra cui il congedo per la formazione e le 150 ore di permessi retribuiti all’anno. Nel primo caso i congedi sono previsti dall’articolo 5 della legge n. 53/2000 e sono utilizzabili anche per il conseguimento di titoli universitari o per la partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro, che possono essere accordati, secondo le condizioni stabilite nei CCNL e negli accordi collettivi, ai lavoratori con anzianità di servizio di almeno 5 anni.
Borse di studio: Bando Pegaso in Toscana
Oltre 50 borse di studio triennali a valere sul prossimo anno accademico, quello 2011-2012. Succede in Toscana dove su proposta di Stella Targetti, il Vicepresidente della Regione, la Giunta ha dato il via libera ad una misura finalizzata proprio all’attivazione di corsi universitari per dottorati di ricerca aventi qualità internazionale. Il Bando, nell’ambito di un’azione denominata “Borse di studio Pegaso“, sarà emanato dalla Regione Toscana entro la fine del corrente mese di luglio del 2011. Dopodiché, entro e non oltre la data del 30 agosto del 2011, spetta alle singole Università toscane presentare la lista dei corsi di dottorato sui quali andare a chiedere l’attivazione delle borse si studio. A questo punto, entro la fine del mese successivo, dopo una fase di istruttoria, si procederà con l’assegnazione dei finanziamenti.
Università: Sardegna, Bando per assegni di studio
Al fine di sostenere il diritto allo studio, e nel contempo premiare gli studenti più meritevoli per poter raggiungere i livelli più alti di istruzione, nella Regione Sardegna l’Amministrazione, ed in particolare l’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione, nella giornata di ieri, lunedì 21 marzo 2011, ha annunciato il lancio di due appositi Bandi con la finalità di concedere assegni di studio. L’obiettivo primario è quello, in particolare, di garantire agli studenti universitari più meritevoli il mantenimento della regolarità del proprio percorso, ragion per cui con il Bando saranno concessi, proprio su riconoscimento del merito, degli assegni con cadenza annuale e con durata pari all’intero corso di laurea. L’importo annuale massimo per ogni assegno erogabile è pari a ben 6 mila euro per lo studente universitario meritevole fuori sede, mentre per gli studenti universitari meritevoli in sede l’importo massimo dell’assegno non potrà superare il livello dei 2.800 euro.
Scuola: Toscana, nasce un nuovo Istituto Tecnico Superiore
Dal prossimo autunno, a valere sull’anno scolastico 2011-2012, in Toscana i giovani in possesso del diploma di scuola media superiore potranno conseguire, presso le due sedi di Firenze e di Rosignano un nuovo diploma, quello di “tecnico superiore” in grado di permettere loro di poter accedere più facilmente al mercato del lavoro. Trattasi, nello specifico, dell’Istituto Tecnico Superiore nel sistema della meccanica che è in rampa di lancio attraverso una apposita “Fondazione di partecipazione” alla quale aderiscono non solo le scuole e le università, ma anche gli Enti locali, le aziende e le organizzazioni datoriali. Secondo quanto dichiarato dall’assessore all’istruzione, nonché vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, quella dell’Istituto Tecnico Superiore rappresenta una opportunità importante per i giovani, ma anche un’alternativa per quel che riguarda l’alta formazione visto che è in grado di dare per l’inserimento nel mercato del lavoro degli sbocchi molto concreti.
Borse di studio: Emilia-Romagna, criteri e requisiti
A valere sull’anno scolastico 2010-2011, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha definito sia i criteri, sia i requisiti per la concessione delle borse di studio; i beneficiari sono gli studenti che frequentano sul territorio emiliano-romagnolo le scuole secondarie di secondo grado a patto di presentare la domanda entro e non oltre la data del 15 marzo 2011. L’accesso alla borsa di studio, in particolare, a fronte del regolare completamento dell’anno scolastico di riferimento, non è legata al requisito di merito, ma a quello di reddito della famiglia di appartenenza dello studente; nel dettaglio, occorre che, riferito all’anno 2009, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superi la soglia dei 10.632,94 euro. Rispettato tale requisito, lo studente può ottenere, previa presentazione della domanda, la borsa di studio; pur tuttavia, per i più meritevoli scatta un bonus, una maggiorazione pari al 25% a patto d’aver ottenuto nell’anno scolastico precedentemente frequentato una media pari almeno a quella del sette.
Istituti tecnici superiori: Emilia-Romagna, pronte sette scuole post diploma
Una volta preso il diploma, per molti giovani in Italia è molto difficile, e spesso quasi impossibile, riuscire a trovare lavoro. Il titolo di studio, infatti, da solo non è spendibile in ragione della richiesta, da parte delle imprese, di manodopera qualificata e, comunque, di giovani che abbiano maturato una formazione tecnica di base. Ebbene, anche per venire incontro a questa criticità, a favore di quei giovani che non intendono proseguire gli studi all’Università, e vogliono trovare un’occupazione, nella Regione Emilia-Romagna saranno istituite ben sette scuole post diploma in grado di poter formare tecnici altamente specializzati. Queste scuole, in particolare, avranno sede a Modena, Piacenza, Ferrara, Bologna, Parma, Forlì-Cesena e Reggio-Emilia, a seguito di proposte presentate da parte delle Fondazioni di Istituti tecnici superiori con finalità di realizzazione di percorsi formativi. I giovani, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, possono così intraprendere un percorso formativo che, alternativo a quello universitario, grazie ad una durata compresa tra le 1800 e le 2000 ore permetterà di conseguire un diploma di tecnico superiore e di formare futuri lavoratori in una specifica area tecnologica.
Università e microcredito: Regione Sardegna, nuovi fondi e agevolazioni
Mutui a tasso zero per mettersi in proprio, e nuovi stanziamenti per l’Università, ed in particolare per gli Atenei di Sassari e di Cagliari. Sono queste alcune delle ultimissime misure annunciate dalla Regione Sardegna nell’ambito delle politiche di sostegno al lavoro ed alla formazione universitaria. Nel dettaglio, attraverso il Fondo per il microcredito, sono state accolte 35 domande, da parte di altrettanti richiedenti, per la concessone di mutui a tasso zero per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. I finanziamenti agevolati, per un importo minimo pari a 5 mila, e massimi 25 mila euro, permetteranno di far nascere sul territorio nuovi piccoli imprenditori che, altrimenti, avrebbero avuto grosse difficoltà nell’accesso ai finanziamenti attraverso il canale bancario. Le 35 domande accolte rientrano nel terzo elenco di beneficiari del Fondo per il microcredito nell’ambito del POR FSE 2007-2013, la cui gestione è affidata nella Regione Sardegna all’Assessorato al Lavoro.
Borse di studio confermate nella Regione Emilia-Romagna
Nonostante quello attuale sia un periodo di grandi ristrettezze anche per i bilanci delle Regioni, in Emilia-Romagna l’Amministrazione non taglierà per l’anno accademico 2010-2011 le borse di studio a favore di tutti gli idonei. Ad annunciarlo è stata proprio la Regione Emilia-Romagna nel precisare come, grazie ad una copertura superiore ai 66 milioni di euro, a favore del diritto allo studio, le borse potranno essere erogate a favore di oltre 17 mila studenti che sono iscritti presso gli Atenei emiliano-romagnoli, e che sono all’incirca duemila in più rispetto allo scorso anno. Trattasi di una conferma di copertura a fronte comunque di uno sforzo finanziario se si considera che, a valere proprio sull’anno accademico 2010-2011, il Fondo integrativo nazionale del Ministero è stato tagliato di oltre la metà con una copertura finanziaria pari ad appena 11 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro dell’anno accademico precedente. Per quel che riguarda gli importi delle borse di studio erogabili, questi variano in funzione dello status dello studente; in base allo status “in sede”, oppure “fuori sede”, infatti, l’importo della borsa di studio può variare da un minimo di 1.402 euro ad un massimo di 5.073 euro includendo anche lo status di “pendolare“.
Trovare lavoro con l’istruzione tecnica
Si chiama “Teknicamente!”, ed è un progetto finalizzato ad avvicinare sia i giovani studenti, sia le loro famiglie, all’istruzione tecnica che offre in termini di sbocchi occupazioni delle interessanti opportunità. Questo perché con i percorsi di formazione tecnico-scientifica i giovani possono conseguire una preparazione che garantisce un miglior allineamento nei processi di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. “Teknicamente!” è un progetto che in Lombardia è stato presentato dalla Regione, dall’Ufficio Scolastico regionale e dalla Confindustria Lombardia anche al fine di abbattere certi stereotipi. Al riguardo, infatti, molti genitori al termine della scuola media mandano i propri figli al liceo classico se sono molto bravi, al liceo scientifico se hanno ottenuto buoni risultati, e presso gli istituti tecnici quando invece i risultati scolastici sono stati tutt’altro che brillanti. Il tutto nonostante, in base alle proprie attitudini ed alle proprie potenzialità, indipendentemente dai risultati ottenuti alla scuola media, la scelta della scuola superiore individui un passaggio chiave, di rilevante importanza, per quel che riguarda i giovani e la loro crescita professionale.
Studenti universitari: Toscana, Borse di studio per quelli in difficoltà
Per gli studenti universitari che fanno parte di famiglie dove c’è stata la perdita del posto di lavoro, o dove a causa della crisi è arrivata la cassa integrazione, la Regione Toscana ha reso noto che sono a disposizione 0,5 milioni di euro per la concessione di Borse di studio a favore dei giovani più meritevoli. Questo dopo che la Giunta regionale, su proposta da parte di Stella Targetti, assessore e vicepresidente della Regione Toscana, ha approvato una specifica delibera che amplia i criteri da adottare, a cura dell’Azienda per il diritto allo studio, per la concessione delle Borse di Studio. Secondo quanto dichiarato proprio dal vicepresidente Targetti, la misura rappresenta un aiuto concreto a favore di quelle famiglie e di quegli studenti universitari in difficoltà a causa della crisi economica che ha lasciato il segno sul mondo del lavoro nella Regione Toscana ed in tutto il Paese.